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Vincenzo Costantino Cinaski I (miei) poeti rock. Incontri tra delirio e realtà
Hoepli, 2021, Brossura, pagine XIV-234, € 17,90 Narrativa | Musica
03/01/2022 di Laura Bianchi
L'incontro tra poesia e musica anima anche questo lavoro, che è appunto tanto indefinibile quanto intrigante: Cinaski abbandona la forma poesia in senso stretto, che l'ha fatto apprezzare anche da John Fante, per aprirsi alla forma del racconto poetico, presentando trenta ritratti di artisti, da Bruce Springsteen a Joni Mitchell, da Tom Waits a Enzo Jannacci, e intrecciandoli con altrettante sfaccettature della propria personalità, con altrettante situazioni in cui ha incrociato la loro opera.
Veniamo così a sapere che No Nukes è stata la folgorazione per un'identificazione di Cinaski con Springsteen; che la conoscenza con Serge Gainsbourg è avvenuta durante una gita scolastica in Francia; che Invitation to the blues è stata l'iniziazione a Tom Waits. Ma Cinaski conosce bene l'equilibrio fra realtà e immaginazione, fra autofiction e racconto, e ogni breve scritto manifesta proprio l'intenzione di bilanciare sogno e verità, vita vissuta e coinvolgimento. Ne risultano istantanee efficaci, intense, in cui ciascuno può trovare un po' delle proprie esperienze di lettura e ascolto, a prescindere che siano avvenute nell'Hinterland milanese o altrove.
A completare la fascinazione del libro, sono tutti da ammirare i ritratti degli artisti presentati ad opera di Carlo Montana, un pittore che, anche a detta di Ezio Guaitamacchi, ama e sente profondamente la musica, in particolare quella rock, oltre alle citazioni tratte dalle canzoni o dalle opere di altri scrittori, come Bukowski o Burroughs, che segnano il percorso, spesso accidentato, dei musicisti proposti.
E, se qualcuno obietterà che Franco Califano, Leonard Cohen, Nick Drake o Gabriella Ferri non sono esattamente rock, potremo sempre rispondere con le parole di Cinaski: Rock è poesia quando si guarda allo specchio e ride, quando guarda la sua gente in preda alla disperazione e piange cantandola. Rock è tutto e il contrario di tutto. La voglia di raccontare divertendo e divertirsi raccontando. Oppure è niente. Quel niente in cui rientra tutto. Quel niente che fa tutto per non farti sentire un niente. Ecco cosa è il rock allora, ascolto e condivisione. Ascoltare tutto e condividere tutto.
In questo senso, il titolo è perfetto; e sarà anche facile definirne il libro: racconti rock, aperti all'ascolto e alla condivisione.