Silas House Il punto più a Sud
Jimenez Editore, 2024, trad. Gianluca Testani, 298 pagine, 19 euro Narrativa Straniera | Romanzo
03/11/2024 di Valeria Di Tano
Già con il suo romanzo precedente, “L'ascesa di Lark”, Silas House aveva abituato i lettori a storie di grande profondità e dallo svolgimento per niente banale, capace di generare riflessioni e turbamenti. Merito della complessità dei personaggi che costruisce e di quanto riescono a prendere vita come persone, sfaccettate e credibili.
Ne Il punto più a Sud, House si è però superato, con una storia commovente e ricca ma allo stesso tempo semplice, quasi cruda: anche in questo caso si affida a un inizio apocalittico, con un'alluvione che distrugge un piccolo paese del Tennessee. Eppure, anche se angosciante, non è questo il fulcro della trama: serve solo a mostrare (come sa fare un grande sensibile scrittore) che nel pieno di una tragedia, quando una comunità dovrebbe stringersi e accogliere con gesti istintivi di umanità, può accadere una apocalisse più grave, senza ritorno: la perdita di solidarietà, la cecità e l'ottusità che prendono il sopravvento per difendere un ordine antico e inutile.
Asher è un predicatore evangelico, un uomo buono e un padre amorevole, capace di accogliere, di combattere la battaglia che ci aspetta contro il pregiudizio e l' oscurantismo: il romanzo è ambientato non a caso nel Tennessee, uno stato che solo pochi mesi fa la stampa americana ha descritto come uno dei meno progressisti in fatto di diritti della comunità LGBTQ+. E questo è ciò che accade: Asher si schiera con veemenza dalla parte giusta e, per proteggere una coppia di gay arrivata in città, perde ogni cosa: il pulpito, la stima degli altri, l'affetto della moglie, l'affidamento del figlio. Tutto per aver scelto la via del rispetto e dell' inclusione.
A questo punto però House fa qualcosa che non ci si aspetta: nel mezzo di questi buoni sentimenti inspessisce il suo protagonista, dandogli lati oscuri che arricchiscono la lettura. Asher è in realtà colpevole della stessa arretratezza e degli stessi pregiudizi nei confronti del fratello, cacciato di casa dopo aver fatto coming out molti anni prima. Come se non bastasse, spaventato dall' idea di aver perso il proprio figlio, lo rapisce, trascinandolo in un viaggio verso il punto più a sud del paese, Key West, in Florida.
Commette molti sbagli Asher, nei gesti e nei pensieri, risultando un uomo debole e confuso alla ricerca dell'equilibrio, dell'amore e in fondo della propria anima: accanto a lui il piccolo Justin, vero eroe di questo romanzo, fragile e delicato, affronta il suo percorso di formazione. Il risultato è una storia che non ha nulla della favola ma che riesce a raccontare lo scontro tra le coscienze, il senso di colpa, il perdono.
E la vita stessa.
A volte si fa molta strada per arrivare più o meno all' altezza del cuore: è nelle sue profondità che c'è il punto più a Sud.
Dove si trova casa.
Silas House Ha scritto diversi romanzi, è autore di opere teatrali e di saggistica creativa. I suoi scritti sono apparsi su New York Times, Atlantic, Advocate, Time, Garden & Gun e altre pubblicazioni. Ex commentatore di All Things Considered della Npr, ha vinto il Nautilus Award, lo Storylines Prize della NAV/New York Public Library, l’Appalachian Book of The Year, un E.B. White Honor e molti altri premi, tra cui il Southern Book Prize in Fiction per L’ascesa di Lark. Nel 2023 è stato nominato “appalachiano dell’anno” in un sondaggio nazionale e ha ricevuto il prestigioso titolo di “poeta laureato” del Kentucky. Silas House è un punto di riferimento intellettuale per le tematiche LGBTQIA+ in cui è attivo e impegnato, ne sono prova la sua candidatura ai Grammy Awards con il video In Your Love di Tyler Childers e l’assegnazione, nel 2022, del premio Duggins, il più importante negli Stati Uniti per gli scrittori LGBTQIA+.