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Shaun Bythell Una vita da libraio
Einaudi, 2018 Narrativa Straniera | Diario
05/05/2018 di Corrado Ori Tanzi
Shaun Bythell è il proprietario di The Book Shop, libreria dell’usato piazzata a Wigtown, piccolissimo centro scozzese dotato comunque di una sua vitalità culturale e che, dopo l’uscita di Una vita da libraio (The Diary of a Bookseller nell’originale) è diventato un celebre crocevia di appassionati, innamorati, fissati e guerrieri dell’oggetto libro.
Bythell redige un diario giornaliero sulla vita quotidiana della sua libreria con occhio di bue tanto sui clienti (un pianeta a parte che occuperebbe un corposo capitolo del grande libro sulla razza umana) e sul sistema della vendita online, cannibalizzata da Amazon di cui racconta abitudini e imposizioni che ci danno il contorno della costante miseria dentro cui sono costretti a respirare i librai indipendenti, remainder inclusi naturalmente.
Pagine intrise di gustosa ironia, che ci restituiscono l’impulso e l’emozione con cui portare avanti un mestiere di cui una buona parte di concittadini non conosce l’esistenza (sigh!) e che ci catturano con la difficile semplicità della buona scrittura. Una volta su uno sgabello quindi (ma poi, neanche troppo), circondato da uno “staff” (le virgolette, si impongono) che di per sé conterrebbe il profilo per un racconto a se stante.
P.S.: Una menzione particolare alla copertina, identica nell’edizione britannica. Un’illustrazione di Jon McNaught che riproduce il Book Shop con Bythell sull’uscio mani in tasca. Una copertina che si rivela dettaglio dopo dettaglio, con quel virato in blu che la impreziosisce. Una delle più belle e parlanti da sempre.
Shaun Bythell, Una vita da libraio, Einaudi, 384 pagg., 19 euro
Corrado Ori Tanzi – https://8thofmay.wordpress.com