Samuele Govoni

Samuele Govoni Tutto Questo E ` Blues


Arcana, 2022, pp. 130, Euro 14 Musica | Biografie

11/06/2022 di Marcello Matranga
Le regioni d'Italia raccontano storie, spesso poco note ai più, ma non per questo meno interessanti ed avvincenti. È questo il caso di questo bel libro scritto da Samuele Govoni, giornalista per La Gazzetta di Ferrara, che raconta la storia di Roberto Formignani, ferrarese anche lui. Un uomo votato alla musica, che  si innamora da giovanissimo del blues, universo scoperto grazie ai dischi jazz del padre e a quelli rock del fratello maggiore. Compra la prima chitarra a dodici anni, passa i pomeriggi chino sullo strumento e cerca di riprodurre i suoni che escono dal giradischi posizionato accanto a lui, ma non c'è niente da fare: non riesce. "Dopo mesi e mesi di prove e strimpellamenti mi sembrava di non arrivare da nessuna parte, così lasciai perdere" racconta Formignani stesso.
 
Non è un addio, solo un arrivederci. Un paio d'anni più tardi, si ributta a capofitto sulla sei corde e non smette più. Incontra l'armonicista Antonio D'Adamo, diventano inseparabili, ed insieme fondano nel 1980 la Mannish Blues Band. Le prove in garage, i primi concertini nei locali fumosi di Ferrara e provincia e poi la chiamata a Quelli della notte, programma cult di Renzo Arbore. Il gruppo inizia ad essere richiesto per concerti. Suona prima di B.B. King a Pistoia, sale su palchi importanti e conquista piazze prestigiose a livello nazionale. Sembra che tutto proceda per il verso giusto, ma il successo e la fortuna possono essere effimeri, e le cose cambiano, un po' come cambia la vita personale, ma anche quella del gruppo, che vede modificarsi la formazione tra uscite, a volte dolorose, ma necessarie, ed entrate che portano una ventata d'aria fresca, nuovo entusiasmo.
 
Nel 1993 fonda, con Antonio D’Adamo all’armonica, Bruno Corticelli al basso e Lele Barbieri alla batteria, The Bluesmen, gruppo dedito ad un suono che veleggia in territori che vanno dal country al blues ed allo swing. Intrepido Blues è il CD che nel 1996 testimonia la bontà del progetto. Formignani però non si ferma qui e prosegue dedicandosi anche ad altri percorsi con band diverse. Nel 1999 incontra Andy J.Forest col quale ha modo di suonare in diverse occasioni. Un anno dopo diventa presidente dell'Associazione Musicisti di Ferrara. E poi prosegue l'attività con The Bluesmen, con i quali incide ancora un CD, e che poi diventeranno la band di accompagnamento di Dirk Hamilton, fino ad arrivare al tour dei Liberation Project con Phil Manzanera.
 
Un racconto nel quale s'intersecano le strade con personaggi incontrati per caso, vedi John Paul Jones dei Led Zeppelin, che mette in fila flashback che riportano il lettore ad un tempo che par lontanissimo, quando, in fondo, sono solo trascorsi una quarantina d'anni. Il tutto con molta umiltà e senza inutili vanità, che mal s'attaglierebbero ad un musicista serio e preparato come Formignani. Una scrittura fluida ed agile, impreziosita dalla prefazione di Andy J.Forest e dalla postfazione di Lorenz Zadro, che porta a leggere in un batter d'occhio queste pagine, lasciandoci però la consapevolezza delle qualità di un musicista del quale consiglio l'ascolto (meglio l'acquisto se potete) dell'ultimo ottimo CD (Roberto Formignani uscito nel 2020 via AMF), un vero gioiellino.