Roberto Soldatini

Roberto Soldatini Alla ricerca dei porti romani. A vela lungo una rotta antica


Ugo Mursia Editore, Collana Biblioteca del mare. Crociere regate, 2024, Pagine 288, ill., 17 euro Narrativa Italiana | Romanzo | Viaggi

25/06/2024 di Roberto Codini

Ma che musica, maestro! Il viaggio della vita e la musica del mare

 

“Navigare è anche un mezzo per ripercorrere la storia, per andare

alla ricerca delle nostre origini, per capire da dove veniamo e chi

siamo, nella speranza di comprendere dove stiamo andando. Essere stati

è una condizione per essere”.

 

Alla ricerca dei porti romani. A vela lungo una rotta antica, l’ultimo romanzo di Roberto Soldatini, è bellissimo, un’opera unica e coinvolgente, in grado di scaldare il cuore e rinfrescare la mente.

Navigare lungo le rotte degli antichi Romani, attraccando nei porti che un tempo furono la via marittima tra Roma e la Gallia, è l’ultima impresa di Soldatini, direttore d'orchestra che, da 7 anni, ha deciso di vivere in barca a vela in compagnia di un violoncello, “Stradi”.

Autore di libri e compositore, Soldatini ci racconta la vita e i viaggi delle persone che, negli anni, sono state proprietarie dell'imbarcazione, raccontate da un punto di vista alternativo, dalla stessa barca, chiamata Denecia e raccontata nel romanzo precedente.

“Stradi”, un violoncello di trecento anni attribuito qualche volta a Stradivari e qualche volta no, accompagna il suo racconto con “la musica del mare”

Ogni anno, per motivi assicurativi, viene fatta una perizia alla strumento - racconta l’autore - e a seconda del perito, il violoncello viene attribuito al maestro liutaio stesso, ai suoi apprendisti oppure no. Per me rimane sempre il mio compagno di viaggio preferito, con cui intonare melodie al tramonto sulla mia barca, mentre sono in viaggio o in porto”.

Di viaggi Soldatini, che ha conseguito la patente nautica sette anni fa, quando ha venduto la casa per acquistare Denecia, ne ha fatti davvero tanti, come lui stesso ci raconta:

“Fino ad oggi ho percorso circa 25 mila miglia, soprattutto nel Mediterraneo orientale, adoro la Grecia e i suoi abitanti, la cura che hanno del loro ambiente. Hanno conservato la capacità di mantenere la bellezza. Dal Rinascimento in poi, a seconda delle epoche, noi non abbiamo saputo preservare l'integrità di alcuni centri storici o porticcioli marini mentre per loro è fondamentale. Un esempio su tutti un'anziana signora, in un paesino greco, che un giorno ha preso secchio e pennello e ha coperto di bianco una piccola macchia sulla facciata della sua casa. Non sopportava che, seppur piccola, quella macchia rovinasse l'aspetto dell’abitazione".

Soldatini, quest’anno, sta ripercorrendo l'Itinerarium maritimum Antonini, lo stesso percorso che compì il console romano Rutilio Namaziano, quando, per sfuggire alle invasioni della capitale, tornò in Gallia, sua terra natale,

Spiega ancora l’autore: “È interessante osservare i cambiamenti che si sono stati e cosa invece è solo un'evoluzione di ciò che fu - spiega il maestro - spunti di riflessione per il quarto libro che vorrei scrivere. In questo caso la voce narrante sarò io ma credo che ci sarà spazio anche per il console Rutilio, un buon compagno di viaggio immaginario”.

Il mare è l'ambientazione principale, nei libri e nella vita dello scrittore: “Vivere su di una barca ti mostra il significato di libertà. Torni all'essenziale, liberandoti degli orpelli che appesantiscono la vita. La natura è a tre gradini di distanza, da sotto coperta o dalle onde, dove trovi il giardino più bello del mondo, un mare racchiuso tra le coste e le isole”.

Così, tra un aneddoto di viaggio e un altro, l’autore non scorda di ringraziare chi ha permesso che il suo sogno si avverasse, i compagni di viaggio e le autorità, la Capitaneria di Porto.

Chi, come il sottoscritto, ama il mare, ma non è certamente amante dei viaggi in barca e, soprattutto, ha un approccio completamente diverso al racconto e alla scrittura (non sapendo suonare oltretutto alcuno strumento), non può che amare il racconto di Soldatini, provare profonda ammirazione per la sua arte e auspicare che questo viaggio diventi presto un film: le belle opere letterarie devono diventare opere cinematografiche!

Dopo aver letto il suo libro, viene voglia di partire ma non di arrivare, di viaggiare. Nanni Moretti, in “Caro diario”, diceva: "sono felice solo in mare, nel tragitto tra un'isola che ho appena lasciato e un'altra che devo ancora raggiungere”.

Roberto Soldatini sarebbe d’accordo.

 

Roberto Soldatini, Direttore d’orchestra, compositore, violoncellista, regista, attore, scrittore e navigatore solitario, nasce a Roma nel 1960. A partire dal 1975 ha svolto un’intensa attività concertistica come violoncellista, tra cui: registrazioni radiofoniche, discografiche e televisive per la RAI e la RCA; concerto per il Papa, SS. Giovanni Paolo II (1983). Ha anche fatto parte dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, qui ha conosciuto Giuseppe Patanè, che gli ha offerto di divenire suo assistente. Successivamente è stato scelto da Myung-Whung Chung come suo assistente all’Opéra Bastille di Parigi. Dal debutto in Italia, a Spoleto, come direttore d’orchestra ha svolto un’intensa attività, divisa equamente tra il genere sinfonico e quello operistico dirigendo le orchestre delle maggiori istituzioni in Europa e negli Stati Uniti.  Dal 1984 è docente ordinario di violoncello nei conservatori di musica. Dal 2021 a quello di Bari. Roberto Soldatini attualmente sta portando in tournée un concerto da solista, “La Musica del Mare”, dove suona e recita contemporaneamente, in cui lo spettatore vive una rotta immaginaria attraverso scene mitiche della letteratura di mare. Come scrittore ha pubblicato sei libri. La musica del mare (2014, ed. Nutrimenti), tradotto in tre lingue, ha vinto il premio Marinkovich per la letteratura, nella traduzione in francese (La musique de la mer) ha vinto il Prix Albatros 2017: primo autore non francese premiato. Sinfonie Mediterranee (2016, ed. Nutrimenti). Il romanzo Denecia autobiografia di una barca (2018, ed. Mursia). Il libro-testimonianza Denecia approdi nella pandemia (2021, ed Mursia). Ca’ Denecia vivere in barca a Venezia (2022, ed. Mursia). Vivere in barca (2023, ed. Mursia). Dal 2011 Soldatini vive sulla sua barca a vela, alternando ogni anno sei mesi di navigazione in solitario e sei mesi ormeggiato in porto per svernare, per un anno a Roma (Fiumicino), otto anni a Napoli, uno a Venezia e dal 2021 a Trani.