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Roberto Costantini La moglie perfetta
Marsilio, 2016 Narrativa Italiana | Noir
11/02/2016 di Corrado Ori Tanzi
Con La moglie perfetta Roberto Costantini ci riporta al 2001, la città è quella di Roma. Un’indagine su appalti e corruzione portata avanti con qualche grattacapo di troppo dal pm Bianca Benigni, il cui marito Nanni (psicologo) entra pericolosamente in contatto con tre personaggi che sembrano essere forgiati dal Satana più sottile: il professore italoamericano Victor Bonocore, sua moglie Nicole Steele e la di lei sorella Scarlette, entrambe cittadine americane.
In ballo non c’è soltanto quell’indagine della magistratura. Un altro filone presto ne viene aperto perché Donatella Caruso, figlia di un costruttore inviso alla mafia e suo malgrado salito alle cronache, viene trovata cadavere dopo aver subito percosse varie e lo sfregio dello stupro. Il caso si amplia quando il padre della ragazza viene trovato morto in un cantiere accanto all’assassino della giovane. Omicidio-suicidio viene dichiarato. I riscontri non portano che a questa conclusione.
Ma visto che Roma non riesce a tirare il fiato per più di qualche giorno ecco un nuovo omicidio. Più sordido e potenzialmente più delicato dei precedenti. Il caso è affidato alla pm Benigni, che opererà in collaborazione con il capo della terza sezione della Squadra Mobile, Michele Balistreri. Perché più sordido? Perché entrano in campo i diavoli, con tutto il loro armamentario di suadenti menzogne e ancor più affascinanti recitazioni che nascondono come meglio non potrebbero la loro natura mostruosa. Con un regalino in più: non saranno gli unici.
Il caso si sgonfierà nel suo tempo tecnico. Per poi tornare alla luce dieci anni dopo per una sua chiusura definitiva. Con una rivelazione finale. Che fa il nodo sopra a tutti i misteri, segreti, bugie che come un collante attaccatutto hanno fatto da cappotto a fatti e omissioni di dieci anni prima.
Scritto utilizzando il metodo narrativo ormai à la page da qualche tempo a questa parte della moltiplicazione dei punti di vista, il romanzo inchioda non solo per il profilo del protagonista caro a Costantini. È l’intera storia con il suo intreccio che a ogni snodo presenta un groviglio in più in regalo a catturare la lettura, ideata e scritta con grande maestria, così come il profilo psicologico degli attori in scena. A discapito invece taluni dialoghi artificiosi, una scrittura talvolta eccessivamente basica e la scelta di colpi di scena in cui è più evidente la decisione dell’autore di farli accadere che la loro fattibilità naturale frutto di uno sviluppo sorprendente della narrazione.
Ma, anche se non impeccabile, La moglie perfetta non deluderà i crime-dipendenti. Insomma, preparate caffè e sigarette. Il commissario vi porta dentro i meandri di un’umanità shakespeariana. Con Yago e Otello a scambiarsi le maschere.
Roberto Costantini, La moglie perfetta, Marsilio, 450 pagg., euro 19,00
Corrado Ori Tanzi - https://8thofmay.wordpress.com