
Roberto Caselli Leonard Cohen - Hallelujah testi commentati
Arcana, edizione 2016 Saggi | Musica | testi commentati
18/08/2016 di Aldo Pedron
La prima edizione di 288 pagine era stata pubblicata nel Settembre del 2014, questa nuovo volume del Maggio 2016 é invece ora pressoché completo.
Roberto Caselli è un giornalista, critico musicale, storica voce di Radio Popolare di Milano oltre ad aver collaborato e scritto per diversi quotidiani (uno fra tutti L’Unità) e numerosi giornali e riviste specializzate (per oltre 20 anni su JAM) e varie enciclopedie. E’ autore di molti libri tra cui in coppia con il sottoscritto Guide Rock: California (Editori Riuniti, 2000), le monografie di Paolo Conte (Editore Riuniti, 2002) e Joan Baez (Editori Riuniti, 2005) e La storia del Blues (Hoepli,2015).
Leonard Cohen è una leggenda, un mito, un poeta, romanziere, cantautore, musicista, artista tenebroso, crepuscolare, complesso e affascinante. Uno dei cantautori più celebri, influenti e apprezzati della storia della musica di tutti i tempi.
Una vita piena di turbamenti religiosi e malinconie esistenziali. Le sue canzoni hanno influenzato intere generazioni di cantautori ed hanno fatto sognare milioni di fan nel mondo.
Canadese, nato da genitori ebrei, a nove anni Leonard perde il padre, un fatto che segnerà enormemente la sua vita e la sua personalità. Di famiglia aristocratica, vinta una borsa di studio canadese si trasferisce nel 1959 a Idra, piccola isola della Grecia mentre trascorre gran parte degli anni ’70 rifugiato in un’isola del Mar Egeo, lontano dal mondo anglosassone e dal successo che aveva avuto improvvisamente con le sue canzoni.
Leonard Norman Cohen è nato a Montréal, Canada il 21 Settembre del 1934.
E’ il più europeo dei cantautori d'oltre oceano. Il suo repertorio è figlio della chanson francese di Jacques Brel e George Brassens, del folk americano, ma anche di una peculiare predilezione per i temi biblici yiddish e per la mitologia classica. Cantore della malinconia, della solitudine, dell'emarginazione e degli amori perduti.
La sua vita e la sua biografia si snodano tra ostinate ricerche spirituali e un’assoluta necessità d’amore. Cohen, trascorre diversi anni in un Monastero buddhista con qualche rentrée nel mondo artistico e musicale.
Le sue canzoni esplorano vette e miserie dell’animo umano, il che rende necessario per comprenderle diverse chiavi di lettura tra cui una scrittura talvolta simbolica, passi della Bibbia, del suo essere ebreo, una sintesi suprema, misticità, passione, l’amore, il sesso.
Kris Kristofferson ha dichiarato di volere le prime parole di Bird on the wire incise sulla sua tomba.
Innumerevoli personaggi del rock da Nick Cave a Nick Drake, Tim Buckley e Jeff Buckley, Beck, REM, Paul Simon, Tori Amos sino a Steven Patrick Morrissey, meglio conosciuto solo come Morrissey (cantante britannico del gruppo The Smiths) hanno riconosciuto di essere stati fortemente influenzati dalla musica di questo menestrello e poeta dalle forti emozioni.
La sua grande passione è sempre stata la scrittura, il succedersi delle parole, la sua voce invece è sempre più profonda e sensuale.
La sua prima raccolta di poesie, Let Us Compare Mythologies, viene pubblicata nel 1956 quando è ancora studente universitario. The Spice Box Of Earth del 1961, la sua seconda collezione, lo lancia verso la fama internazionale
Il suo album d'esordio, Songs Of Leonard Cohen esce il 27 Dicembre del 1967 per la Columbia, il secondo Songs from a room nel 1969.
Al suo attivo in cinquant’anni di carriera soltanto 26 album ufficiali, 13 in studio, 8 dal vivo e 5 raccolte, tutti pubblicati dalla Columbia records.
Negli ultimi trent'anni sono usciti otto volumi di poesie, due romanzi e diversi dischi ma negli Stati Uniti non è una celebrità. In Europa, invece, il cantautore canadese è un vero idolo. In Polonia vende più dischi di Michael Jackson e di Madonna, a Krakow (Cracovia) si svolge ogni anno un Leonard Cohen Festival e a Dublino (Irlanda) il Leonard Cohen Festival Event si è svolto nell’Agosto del 2014.
Nel descrivere le sue canzoni Cohen stesso ha dichiarato: di solito tendo alla tristezza. Per alcune canzoni ho impiegato diversi anni. Nessuna di essa è stata un parto facile, dopo tutto questo è il nostro lavoro. Tutto il resto va spesso in malora, in bancarotta totale, e così quel che rimane è il lavoro, ed è quello che faccio per tutto il tempo, lavorare, creare l'opus della mia vita. Il nostro lavoro è l'unico territorio che possiamo governare e rendere chiaro. Tutte le altre cose rimangono confuse e misteriose.
Cohen canta la semplicità, così difficile da raggiungere perché celata dal desiderio in tutte le sue sfaccettature e sfumature.
Nel corso degli anni ha vinto ed ottenuto numerose Onorificenze Canadesi e nel 2011 anche in Spagna. Nel 1996, è stato ordinato monaco buddista Rinzai.
Suzanne (1967) dedicata a Suzanne Verdal, affascinante ballerina e moglie dell’amico scultore Armand Vaillancourt di Montreal, è uno straordinario esempio della sua poetica scandita da un forte simbolismo e da un’evidente necessità esistenziale. Un brano destinato a diventare una sorta di marchio di fabbrica della sua opera ma la sua canzone più celebre resta ancora Hallelujah, pubblicata la prima volta nel 1984 nell’album Various Positions e che é stata incisa ufficialmente da più di 170 gruppi o artisti.
A proposito di Hallelujah di cui tutti conosco l’ ottima versione di Jeff Buckley del 1994, è una canzone nata da un lungo e complesso processo compositivo (Cohen stesso ammise di aver scritto oltre 80 strofe per questo brano) e selettivo, in cui musica e parole si fondono in 4 minuti e mezzo (4.36) di perfezione.
Questa magnifica opera di Roberto Caselli prende in considerazione tutte le canzoni dei 13 album in studio e 1 disco live: Songs of Leonard Cohen(1967), Songs from a room (1969), Song of love and hate (1971), Live Songs (1973), New Skin for the Old Ceremony (1974), Death of a Ladies’s man (1977), Recent Songs (1979), Various Positions (1984), I’m your man (1988), The Future (1992), Ten New songs (2001), Dear Heather (2004), Old Ideas (2012) e Popular Problems del 2014.
Ogni album ed ogni singola canzone viene qui commentata, spogliata, vivisezionata, compresa, interpretata, illustrata e spiegata da Roberto Caselli con classe e competenza.
127 canzoni qui per la prima volta riunite in un unico volume compresa l’inedita Never Gave Nobody Trouble contenuta nel recente disco dal vivo Can’t forget: A Souvenir of the Grand Tour.
Oggi Leonard Cohen è uno splendido 82 enne e questo libro è un doveroso e sentito omaggio.