Roberta Maiorano E Aldo Pedron Good Vibrations La Storia dei Beach Boys
Arcana, 2016 Biografie | Musica
19/01/2017 di Marcello Matranga
Pedron sviluppa il racconto fin dagli inizi dell'avventura musicale dei fratelli Wilson, (Brian, Dennis e Carl), un cugino (Mike Love) e un amico dei tempi del liceo (Al Jardine), che creeranno un gruppo formidabile, partendo dai genitori dei Wilson, e dell'influenza che ebbero sulla loro vita, in un appassionante dipanarsi di vicissitudini che denotano una conoscenza straordinaria delle vicende che hanno fatto perno sui componenti di questo grande gruppo. Il racconto inizia negli anni quaranta del secolo scorso ed arriva fino all'Agosto dello scorso anno, con l'uscita di Becoming The Beach Boys, preziosa doppia antologia pubblicata dalla specializzata Omnivore Recordings. Si parte quindi con i primi approcci dei fratelli Wilson, già guidati dalla mente iperattiva e ipersensibile di Brian, che della band creerà la fortuna, ma, causa le sue cadute depressive derivanti anche dalla continuo sentirsi in competizione con i Beatles, ne decreterà la caduta in periodi oblio fino quasi a far dimenticare la band ai più.
Il racconto sembra un lungo viaggio attraverso personaggi che hanno fatto parte della storia di molti di noi, quantomeno chi ha raggiunto una certa età. Ecco quindi scorrere le gesta di Dick Dale come quelle dei Four Freshmen, il Wall of Sound di Phil Spector e la (già allora....) miopia della Capitol Records con le sue assurde pretese (che arriveranno a far pubblicare quattro albums in un anno....), i già citati Beatles, The Wrecking Crew (un gruppo formidabile di musicisti cui la storia non ha ancora reso l'omaggio dovuto), Charles Manson e la sua banda di psicopatici, che entrerà pericolosamente in contatto con la band, Van Dyke Parks e Ronald e Nancy Reagan, per proseguire senza sosta fino ai giorni nostri.
Pedron, oltre ad una conoscenza fuori dalla norma della storia della band, e grazie anche alla personale amicizia con Brian Wilson, fornisce una serie di dettagli impressionante, che va aldilà della semplice rivelazione, ma offrendo continui collegamenti che rendono il libro una specie di ininterrotto ed inesauribile family tree con riferimenti continui che suscitano la curiosità nel lettore. Brillante l'idea di dividere il libro in due parti. Esaurita la prima con la storia dettagliata della band e dei suoi album, parte la sezione dell'anilisi enciclopedica dei concerti migliori, i piazzamenti degli album, le beghe legali che hanno fatto da sfondo alle liti della band. Se un difetto vogliamo proprio trovarlo dobbiamo dire che in alcuni momenti emerge in maniera preponderante la scrittura del fan in primis che, lo ribadiamo, Pedron non ha mai nascosto di essere, ma che in certi passaggi deve essere stata molto mediata dal prezioso lavoro di Roberta Maiorano.
382 pagine che trasudano passione e competenza assoluta, in un'opera che avrebbe meritato fotografie a colori, e anche in quantità maggiore rispetto alle poche usate. Centrato anche l'inserimento di articoli delle testate italiane in voga all'epoca (Ciao Big, Ciao Amici, Ciao 2001) che, volenti o nolenti hanno caratterizzato un'epoca della storia musicale. Un libro prezioso. Un libro da avere.