Robert Ludlum L'inganno di prometeo
Rizzoli, 2002, € 9,60
di Andrea Balestri
Venendo al contenuto, Prometeo è il nome sotto il quale si celano potentissimi uomini con un occulto disegno: instaurare un regime mondiale in cui la privacy viene praticamente annullata attraverso l'uso di sistemi sofisticatissimi accettati dagli stessi governi. Protagonista della vicenda è l'agente segreto Nicholas Bryson, abile spia di un agenzia segretissima che, però, ad un certo punto si ritira anche perché ritenuto non più idoneo. Da questo momento comincerà un turbinante valzer di doppiogiochi, e quella che fino ad un certo punto era "la realtà" verrà messa in discussione dalle clamorose rivelazioni che si dispiegheranno agli occhi di Bryson e le stesse man mano che scorrono le pagine verranno rimesse in gioco. Insomma la fiducia diventa una chimera e niente sembra essere quel che appare, e sarà Bryson, suo malgrado, a trovarsi investito dalla responsabilità di riportare ordine in questo enorme caos. Anche perché la sua stessa identità sembra svanire, inghiottita dal mare dell'inganno, e solamente la profonda ed inequivocabile verità la potrà riportarla a galla.
Nella sua ricerca della verità il nostro ex agente di nuovo in servizio, seppur con qualche acciacco, dimostrerà di non aver perso l'abilità e l'istinto, doti che evidentemente si sono radicate indelebilmente nel profondo della sua essenza. Bryson nel suo pellegrinare attraverserà paesi di tutto il mondo, parlerà svariate lingue, di cui è esperto, e si calerà abilmente in false identità, e l'autore dimostra in questo caso di saper cimentarsi con ricostruzioni piuttosto puntuali, che denotano una buona ricerca di fondo, ma forse fin troppo manieristica. Da un Thriller di tale fattezze, viste poi le premesse, non ci si può aspettare che un finale pirotecnico quale quello a cui l'autore ci lascia.