Robert Harris

Robert Harris Conclave


Mondatori, Oscar Absolute, 2024, traduzione di A. Raffo, 272 pagine, 14 euro Narrativa Straniera | Romanzo | Thriller

15/01/2025 di Roberto Codini

“Già prima ero solitario ma ora la mia solitudine diventa totale e terribile, dà le vertigini. Come una statua sopra una guglia, ecco come vivo ora”. (PAPA PAOLO VI)


“Anche noi che siamo qui, abbiamo gli stessi sentimenti; noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. È papà; più ancora è madre”. (PAPA GIOVANNI PAOLO I)


Morto un Papa, se ne fa un altro? Il segreto del Conclave


Conclave, il romanzo di Robert Harris, è del 2016 e il film uscito a distanza di nove anni e diretto da Edward Berger è fedele al testo, con alcune differenze che non cambiano il senso della storia. Qui la recensione del film.

Il protagonista, il Cardinale Jacopo Lomeli (nel film è Lawrence, interpretato da Ralph Fiennes), nome di origine italiana (nel film si decide di anglicizzarlo, anche se Lawrence richiama il “Laurentum” latino, “coronato di alloro”), alla morte del Santo Padre si trova a presedere il Conclave, durante il quale si dovrà scegliere il successore.

Nonostante il ruolo lo affascini e nonostante lui sia uno dei possibili candidati, Lomeli avverte tutta la tensione del momento e la Cappella Sistina chiusa diventa un luogo di paura e di mistero.

Ci sarà quindi il “rito della votazione"; Lomeli si sentirà solo e tale si troverà in mezzo alle tensioni dei cardinali, provenienti da tutti i Pesi del mondo.

Il cardinale Tedesco (nel film interpretato da uno strepitoso Sergio Castellitto) è il più diffidente ed esprime pienamente il pensiero di una parte della Chiesa Cattolica, non a caso rappresentata da un Cardinale italiano.

Il resto della storia rivela come il film sia fedele al libro, e sarà eletto Papa il Cardinale Benitez, un sudamericano che nel film ha prestato servizio non a Baghdad, ma a Kabul, capitale dell’Afghanistan, e questa è una delle differenze tra il libro e il film.

Benitez sarà eletto Papa e svelerà a Lomeli un segreto, l’”orribile segreto” di cui parlava Nanni Moretti, senza svelarlo, in “Sogni d’oro”.

Il segreto c’è nel romanzo e nel film, ma non può essere svelato.

Quello che si può dire è che l’autobomba che troviamo nel film non c’è nel libro.

Per il resto il libro deve essere letto e il film deve essere visto. Di più non possiamo dire.

Una cosa però è certa e si può dire: il film è fedele al libro, cosa piuttosto rara.

Ma Conclave non ha niente a che vedere nè con Il Codice Da Vinci nè con Angeli e Demoni. Qui c’è un Papa che muore (i tempi sono diversi nel romanzo e nel film, lo scoprirete) ma non sappiamo perché. Il Papa che muore potrebbe essere chiunque, un po' come il Presidente americano di Civil War.

Se in Habemus Papam l’eletto Michel Piccoli non voleva essere Papa, in Conclave Benitez vuole esserlo, ma svela un segreto che farà capire tutto e proprio questo è l’elemento più interessante del libro (e del film).

Resta solo un consiglio (come cantava De Andrè, chi non può dare il cattivo esempio dà buoni consigli): leggere il libro, che si legge davvero tutto di un fiato e poi guardare il film.

Morto un Papa se ne fa un altro. Ma è solo un modo di dire.

Robert Harris (1957), laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell'"Observer" e del "Sunday Times".