
Robert Arlt I lanciafiamme
Sur Narrativa Straniera | Romanzo
02/06/2016 di Corrado Ori Tanzi
Da qualche tempo Sur ha riscoperto la lisergica e scorretta narrazione di questo autore che, a distanza di oltre settant’anni dalla morte, continua a vedere ovunque si trovi quanto la sua scrittura rimanga scomoda, irresistibile e inarrivabile. Il cantore del lunfardo è oggi a noi con I lanciafiamme (Los lanzallamas, in originale), che nient’altro è che la continuazione di quello scandaloso romanzo che all’epoca fu I sette pazzi, il suo più celebre titolo.
Ritroviamo Erdosian e la sua impossibile compagnia estrema, impegnata nella lotta di finanziare la rivoluzione politico-sociale in Argentina rendendo il più efficace possibile la gestione di una serie di bordelli. Un caleidoscopio di cinismo descritto con così pura dissacrazione di ogni cosa del Creato che regala al lettore il perenne regalo del dubbio, se sia cioè una visione “troppa di tutto” per essere reale o se la realtà sia esageratamente violenta già in natura per ammettere descrizioni di essa meno aggressive.
Poi declinato nel grottesco negli anni a venire da pur ottimi romanzieri come Quim Monzó, tanto per fare un nome, Arlt stette su questa terra come figlio sporco di Fedor Dostoevskij, alchemico prodotto di una misteriosa miscela psicotropa prodotta dall’aria di Buenos Aires che gli illuminò la visione dell’essere umano quale poveretto abitante in cerca di un evento improvviso che fortuitamente gli regali una riscossa rispetto al proprio privato subito, una redenzione a cui è uncinato come lo può essere un povero rintronato con il sempiterno desiderio di vincere il primo premio della lotteria.
Lo fa nei sublimi racconti e lo svolge, con toni spesso umoristici in questo romanzo, senza peraltro che l’umorismo prodotto sia un preciso marchio di fabbrica che incroci l’intera narrazione di questa banda come nel caso invece di un Daniel Pennac a caso. Piuttosto un effetto indiretto. Generato dalla nostra visione di un’umanità che ha costruito il suo regno sulla menzogna, la sopraffazione e la retrocessione della dignità. E che in tutto quel suo arrabattarsi e lottare quotidiano per un respiro in più proprio non ce la fa ad accorgersi quanto l’apparenza sia il vero vestito che copre le sue vergogne.
Esplorare questo autore è un’autorizzazione all’eternità che ci offre il nostro tempo presente.
P.S.: In questa edizione, eccellente la prefazione di Matteo Nucci.
Roberto Arlt – I lanciafiamme, Sur, 375 pagg., 15 euro
Corrado Ori Tanzi - https://8thofmay.wordpress.com