Pauline Klein

Pauline Klein La figurante


Traduttore: Lisa Ginzburg; Carbonio Editore; Collana: Cielo stellato, 2021, 145 p., 14 euro Narrativa Straniera | Romanzo

27/08/2021 di Arianna Arranz
La Figurante (Carbonio Editore) è l'ultimo romanzo della francese Pauline Klein, già riconosciuta e premiata per il suo romanzo d'esordio Alice Kahn.

Racconta un pezzo della vita di Camille Tazieff, attorno ai suoi trent’anni. Camille è una ragazza francese che si occupa d'arte, ha lavorato in diverse gallerie tra New York e Parigi, ha un rapporto speciale, ma a tratti bizzarro, con la madre ed ha il suo personale modo di vivere il sesso e il romanticismo. Per caso le succederà di incontrare una donna fascinosa, che la colpirà al punto di ispirarla e farle intuire quale sia la sua vera spinta, quello che vuole fare della sua vita.

Ciascuno di noi, ad un certo punto, prima o poi, come Camille, si pone il problema di definirsi, posizionarsi, essere accettato, lavorare con soddisfazione, amare genuinamente. Non tutti risponderanno con lo stesso equilibrio tra libertà, accoglienza e mistero di Camille. Magari alcuni sí e altri meno, ma non si può non volere essere un po' come lei.

Leggendo, diventiamo come mosche che osservano e ascoltano Camille mentre naviga se stessa attraverso un particolare frangente della sua storia, un po' alla ricerca della sua identità, un po' alla ricerca del suo posto nel mondo. O forse non è esattamente alla ricerca di qualcosa, quanto piuttosto pare in attesa di atterrare sulla sua strada, come se il suo controllo fosse limitato ad operazioni di accettazione versus rifiuto. Beninteso, non pare passiva, anzi. Mantiene salda la sua consistenza, il che la porta ad avere un rapporto sincero con ciò che le accade. Non solo, Camille vive con una delicatezza a bassa intensità, quello che lei definisce "un'esistenza che non fa troppo rumore". C'è un velato, simpatico e persino invidiabile distacco in questo suo approccio, il che potrebbe essere interpretato come una sua intrinseca nonchalance. Tutto questo si percepisce non solo nei fatti, ma anche nelle parole. Lo stile di scrittura di Klein è asciutto e diretto, equilibrato nel non risparmiarsi dettagli, ma senza condividere troppo.

Tutto considerato, a leggerla, Camille ci può aiutare a sentirci meno soli.