Paula Hawkins La ragazza del treno
Piemme, 2015 Narrativa Straniera | Noir | Thriller psicologico
21/11/2015 di Corrado Ori Tanzi
Anna ha preso il posto di Rachel nella vita di Tom. La sua nuova moglie. Insieme hanno dato alla luce Evie e abita in una bella casa con giardino, la stessa dove abitava Rachel col marito. Vive nell’ansia della presenza costante dell’ex moglie, che giudica stalker di cui la polizia dovrebbe occuparsi.
Megan stava bene nella sua galleria d’arte. Poi si è ritrovata senza lavoro e per un po’ ha fatto la baby sitter di Evie. Vive col marito Scott vicino ad Anna e ogni giorno, quando i due sono in giardino, viene osservata da Rachel, il cui treno fa una sosta proprio da quelle parti. E Rachel è così presa dalla loro armonia che affibbia alla coppia due nomi di fantasia, Jess e Jason, regalandole un’esistenza perfetta.
Finché un venerdì Rachel vede quello che non doveva vedere.
Caso editoriale dell’anno, La ragazza del treno di Paula Hawkins (The girl on the train nell’originale) viaggia oltre i quattro milioni di copie nel mondo (almeno secondo la fascetta con cui la Piemme spinge il titolo nelle nostre librerie), record di vendite in Inghilterra e al top delle chart negli States, è stato tradotto in quarantuno paesi e la Dreamworks è già sul pezzo per farne una versione cinematografica.
C’è poco da arricciare il naso, i numeri questo libro e la sua autrice se li meritano tutti. Un thriller psicologico organizzato sul (redivivo) mezzo della molteplicità dei punti vista (quelli delle tre protagoniste) e caratterizzato da uno stile narrativo che parte altissimo e, se possibile, arriva ancora più in alto, asciutto ed essenziale senza perdersi nel minimalismo, che ha nell’intreccio tra disordine mentale dei personaggi e fatti di cronaca la vera frusta che sequestra il lettore. In una giostra continua tra verità che perdono il trucco e si rivelano bugie molto meno misericordiose del motivo per cui sono state dette, misteri che si stemperano in ricordi che urlano come la carne viva appena battuta, voglia di calma che non riesce a placare la sete di sapere cosa è autenticamente stata la propria storia, le pagine conducono a un finale magistrale. Paula Hawkins chiude con maestria ogni porta che apre, il suo whodunit, perché di questo si tratta, gode del profumo della migliore tradizione british e cammina con gambe proprie (tanto per fare un esempio, non c’è commissario, ispettore, investigatore privato o giornalista a portare in superficie la soluzione del caso) nell’offrirci una storia che compulsivamente può facilmente farci dimenticare che abbiamo messo su la cena o che si sono fatte le tre di notte.
Paula Hawkins, La ragazza del treno, Piemme, pagg. 378, euro 19,50
Corrado Ori Tanzi – https://8thofmay.wordpress.com