Paolo Scardanelli

Paolo Scardanelli In principio era il dolore - Un Faust di meno


Carbonio Editore - Collana Cielo stellato pp. 272, € 16, eBook € 8,99 Narrativa Italiana | Noir

14/04/2022 di Arianna Marsico
Paolo Scardanelli arriva, con In principio era il dolore - Un Faust di meno al suo secondo romanzo, dopo l’ottimo esordio con L'accordo. Era l'estate del 1979. Stavolta lo scrittore -  geologo punta a scavare direttamente negli Inferi, anche se sembra venir meno l’efficacia di una delle migliori caratteristiche dell’opera prima. Quella scrittura, che riusciva a essere colta e piena di riferimenti senza risultare invadente, qui appare ampollosa e fine a sé stessa. Il gioco di richiami a canzoni o filosofi viene portato all’esasperazione, al punto da fare diminuire, forse volutamente, l’empatia verso il protagonista Fabio Pugno.

Ma andiamo con ordine. La storia è una rivisitazione del Faust. Il perennemente insoddisfatto Fabio viene coinvolto in un patto con il Diavolo in persona, demonio che prenderà il nome di Marilyn. In cambio della promessa della Verità, è disposto a sacrificare anche l’amore per sua moglie, Loredana Robecchi. La donna, docente di Estetica presso la Statale di Milano, a causa dello scellerato accordo si troverà indagata per l’orribile omicidio di otto ricercatori della stessa Università, ritrovati macabramente squartati nel cortile dell’ateneo.

In suo soccorso interviene il Commissario Belletti. Razionale e dolente, si renderà presto conto che il caso è più complesso di quel che potrebbe sembrare, che la minaccia è enorme, e si convincerà dell’innocenza di Loredana. Belletti sembra capeggiare le forze del Bene. Nel dualismo tra Bene e Male, spesso ci si ritrova a simpatizzare per i personaggi schierati da quest’ultima parte, perché spesso sono più affascinanti. Stavolta invece i “cattivi” tendono a scadere nel caricaturale, e i buoni, pur con le loro zone di grigio nell’anima, raccolgono consensi. I flussi di pensiero dei personaggi positivi sono ricchi, meno barocchi, il gioco dei riferimenti sopramenzionato trova un maggiore equilibrio.

Nonostante la seconda prova di Scardanelli sia meno bilanciata, la storia mantiene comunque un forte potenziale e molto fascino: attendiamo dunque il terzo libro, sperando di ritrovare ancora le vicende del Commissario Belletti.


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