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Mike Mcinnerney, Bill De Main, Gillian G. Gaar Sgt. Pepper 50 anni - La storia, la musica, le suggestioni e l’eredità del capolavoro dei Beatles
Hoepli, 2017 Musica
30/01/2018 di Aldo Pedron
Quando i Beatles iniziarono a lavorare a Sgt. Pepper, i Beatles erano quattro ragazzi inglesi all’apice del successo e della creatività. Stavano esplorando territori diversi e assimilando le influenze più disparate: dal sitar alla controcultura, dai primi happening notturni al minimalismo, fino alla musique concrete, interessandosi e facendosi influenzare dalle sperimentazioni musicali più recenti e significative dai californiani Beach Boys Boys di Pet Sounds (pubblicato il 16 maggio del 1966) e da Freak Out! dei Mothers of Invention di Frank Zappa (edito il 27 giugno 1966).
Sgt. Pepper in poche parole, é un vero e proprio capolavoro d’arte pop, letteralmente contenuto in un capolavoro di Pop Art.
Con la prefazione di Spencer Leigh, Sgt. Pepper 50 anni raccoglie i contributi dei massimi esperti di Beatles e di musica a loro contemporanea, ma anche di psichedelia e pop art. Presenta le opere e riporta le voci di molti artisti dell’epoca, di scrittori e critici, tra cui Mike McInnerney, il graphic designer Dudley Edwards e Jann Haworth, che disegnò la cover di Sgt. Pepper insieme al marito Peter Blake. Fra queste pagine emergono e rivivono stili, atmosfere, look e sound dei sixties. Il libro, diviso a capitoli, sviscera il contesto culturale, la cover e il look del disco, la musica, l’eredità oltre ad una bibliografia, delle note, i riferimenti fotografici ed altro ancora. Molte le foto, le immagini, in bianco e nero e a colori. Ci sono inoltre diversi curiosi aneddoti e le frasi celebri di John F. Kennedy nel 1960, Harold Wilson nel 1963, Ken Kesey, Peter Blake, George Martin, Yoko Ono e molti altri che accompagnano nel libro la storia dell’Inghilterra, della Swinging London e degli episodi più salienti di quello stesso periodo storico, il contesto sociologico e culturale ed i personaggi famosi di quegli anni. Il Who’s who della cover é la descrizione dalla A alla Z di tutti coloro che stanno sulla copertina dell’illustre disco: da Fred Astaire a Marilyn Monroe, da Edgar Allan Poe a Stan Laurel e Oliver Hardy (Stanlio e Ollio), da Karl Marx a Tyrone Power, da Dion Di Mucci a Bob Dylan (gli unici due musicisti presenti sulla cover). Il libro si legge e si sfoglia assai piacevolmente ed oltre alle decine e decine di foto di cui alcune poco conosciute o inusuali piacciono molto le citazioni di ciascuno dei 4 Beatles sia sul disco stesso, Sgt. Pepper, sia sulle loro estenuanti tournée dei primi anni ’60 che li avevano spremuti e logorati e i pensieri di John, Paul, George e Ringo sui vari avvenimenti accaduti e sulle loro canzoni.
Steve Jobs fondatore di Apple ha detto: Il mio modello di business erano i Beatles. Erano quattro ragazzi che tenevano sotto controllo le tendenze negative; si bilanciavano a vicenda. E il totale era maggiore della somma delle parti.
John Lennon un anno dopo averla incisa su A Day in the life disse: non é bella nemmeno la metà di quanto pensassi mentre la stavamo facendo ma aggiunse anche che Sgt. Pepper era un picco per la band.
John Lennon su Sgt. Pepper nel 1967 dichiarò: volevamo che fosse perfetto. Ci abbiamo provato, e mi sembra che siamo riusciti nel nostro intento. Se così non fosse, il disco non sarebbe uscito. Siamo tutti d’accordo e questo libro celebra i 50 anni di un disco davvero epocale.
176 pagine, 19.90 euro