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Michael Zadoorian Beautiful Music
Marcos Y Marcos Narrativa Straniera | Romanzo
26/08/2018 di Eliana Barlocco
Danny però è un ragazzino particolarmente sfortunato. Oltre a vivere la sua lotta quotidiana per raggiungere la vita adulta, si trova a confrontarsi con una situazione familiare disastrosa diventando improvvisamente “l’adulto” di casa. La crescita di Danny è scandita dalle sue scoperte musicali, e proprio la musica lo indirizza sulla via della maturità. “Sta succedendo, lo sento...sento che la musica mi sta cambiando, anche se non so esattamente come...Mi sembra che la musica mi indichi la strada, confidandomi i suoi segreti.” Gli ascolti musicali di cui sono infarcite le pagine del romanzo rappresentano proprio un crescendo che accompagna la maturità fisica, intellettuale di Danny. Il primo approccio è guidato dal mentore adulto (in questo caso il padre) che, a sua volta appassionato, incanala il figlio verso il mondo musicale basato esclusivamente sui proprio gusti; la seconda fase si apre nel momento in cui Danny esce dal guscio paterno. L’ascolto del rock gli rivela un mondo e, sullo sfondo di una Detroit segnata dallo scontro razziale, comincia la sua esplorazione. Questa ricerca sonora, a livello antropologico, lo avvia a compiere il salto verso l’età adulta, incoronandolo tale nella cerimonia collettiva del concerto dal vivo. Come nei riti d’iniziazione vi è una separazione, un’iniziazione e infine un ritorno. Una sorta di cammino circolare che lo riporta al punto di partenza conscio delle proprie capacità e con strumenti adatti per affrontare il futuro.
“La musica è la mia lingua, la colonna sonora che squilla nella mia testa...E’ tutto quello che mi dico per sopportare una giornata di spintoni, prese per il culo, insulti. E’ la mia coperta di Linus...E’ il mio Babbo Natale, la mia fatina dei denti, il mio coniglietto di Pasqua. Con la differenza che la musica esiste davvero.” Con il rock si possono sovrastare i rumori assordanti della vita e quel senso di smarrimento che il fruscio del piatto lascia alla fine di un disco non è più sintomo di angoscia, ma consapevolezza che la Musica ci sarà sempre e continuerà, in forme e tempi diversi, a suonare.