Menis Kumandareas

Menis Kumandareas La maglia numero nove


Crocetti editore - 245 pagine - 14 Euro

di Federico Linossi
La mia passione per la Grecia è nata alcuni anni fa, sulle coste dell’isola di Rodi, nel corso di un soggiorno speso tra resti archeologici, bellezze naturali, ospitalità (la nota philoxenia) e squisite pietanze gastronomiche.
Dopo quell’indimenticabile vacanza non ho ancora avuto modo di calcare nuovamente il suolo ellenico (cosa che comunque ho intenzione di fare a breve visto il forte richiamo da parte del Partenone, del Pireo, di Santorini…) ma sono, comunque, riuscito ad addentrarmi nella cultura e nel folclore greci attraverso la fruizione di pubblicazioni specializzate.
In questi miei approfondimenti ho, tuttavia, constatato quanto sia difficile reperire libri di autori ellenici contemporanei, cosa che porta la narrativa greca ad essere, in Italia, una sorta di tabù. E’ stato quindi con grande sorpresa e molto compiacimento che mi sono imbattuto nei tipi della Crocetti, casa editrice milanese che dedica un’intera collana (Aristea) agli autori della Grecia moderna, bilanciando l’enorme quantità di riviste turistiche, volumi sulla mitologia ed opere musicali che si trovano in commercio.
Il primo titolo che mi sono accaparrato, attingendo da un carnè di una cinquantina disponibili, è “La maglia numero 9”, romanzo di Meris Kurmandareas che ha come sfondo il mondo del calcio (argomento che, vista la vittoria della nazionale ai recenti Europei è decisamente d’attualità).
Protagonista del libro è Vasilis Seretis, Bill, irrequieto ragazzo ateniese che ,all’età di diciassette anni, si lascia alle spalle la sua città per inseguire un sogno: diventare un calciatore professionista. Il suo peregrinare tra campetti di periferia e serie inferiori culmina con il ritorno nella città natale e nel tanto bramato ingresso nel calcio che conta. Ma per Bill il successo si dimostrerà solo una fuggevole carezza che, a causa del suo carattere istintivo e ribelle e dell’efferatezza del mondo del pallone, si tramuterà presto in uno sbiadito e doloroso ricordo.
Kurmandareas nel suo splendido libro scava a fondo nella personalità del protagonista muovendone le gesta in un suggestivo scenario che disegna in maniera squisita i tratti di città come Atene, Salonicco e Volos e vizi e virtù del popolo greco.
Per concludere non resta che consigliare questo romanzo a chi soffre del “mal di Grecia”, (scusate il neologismo, un po’ banale ma sicuramente esplicativo) ed augurarsi che la Crocetti Editore prosegua con la sua encomiabile proposta letteraria.