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Maurizio Pratelli Vini e Vinili - Gaber & Champagne
con Dan Lerner - pp. 159 - Arcana Editrice - 22 euro Musica | Narrativa | prefazione di Andrea Scanzi
19/05/2019 di Laura Bianchi
Così Maurizio Pratelli descrive il processo creativo che l'ha portato a concepire, per i tipi di Arcana, il terzo volume di una serie fortunata, che coniuga due passioni spesso associate, per il piacere che suscitano in chi le assapora: la musica e il vino, tanto più gradite, quanto più esse sono di qualità.
Nasce Vini e Vinili - Gaber & Champagne, e Pratelli ha scelto come compagno di viaggio Dan Lerner, che, laureato in Scienze Agrarie, è vissuto a lungo nel Sud del mondo, occupandosi di progetti di sviluppo agricolo, e ora si dedica alla ricerca e alla divulgazione di vini di qualità. La formula è quella vincente, già sperimentata nei giri di rosso e di bianco: abbinare una canzone, stavolta italiana, di ieri o di oggi, a un vino, stavolta francese, e dedicarvi uno spunto, un quadro, una riflessione sugli autori, un racconto breve, spesso autobiografico, che illumina di una luce sempre originale le note ascoltate, dopo che l'autore si è fatto illuminare da esse; in un riquadro chiamato Dietro la porta, poi, proporre un brano internazionale, che, per affinità, si intreccia con l'ascolto precedente. E la stessa luce penetra nell'uva che compone il vino francese, descritto con competenza da Lerner, con uno sconfinamento, ogni volta, nell'amata Italia, nel box intitolato Tornando a casa, per presentare una marca e un'azienda italiane, a cui dedicare attenzione.
In questo continuo passaggio fra frontiere, non si possono tacere le parole di Bukowski, messe a guardia dell'opera: Non puoi chiedere alle parole di accenderti una sigaretta, ma possono renderti più piacevole il vino. Pratelli, da consumato comunicatore, sa bene che le parole sono importanti, per citare Moretti; e in questo libro esse emergono con particolare cura, sia nella descrizione del rapporto fra autore e cantautori, sia nella breve, ma efficace analisi della canzone in oggetto o del percorso artistico che l'ha prodotta. Leggiamo quindi di Pino Daniele e Capossela, di Gaber e Conte, di De André e De Gregori, senza trascurare musicisti meno conosciuti, ma altrettanto validi, come il comasco Andreani o Barotti, e voci femminili come Nada, Donà o Consoli, in una rappresentanza invero un po' esigua.
Musica e vino si fondono in un bouquet dal gusto deciso e persistente, come si può leggere sull'etichetta di una bottiglia; e infatti sono presenti qui anche le copertine dei vinili in questione, che da sempre affascinano l'appassionato di musica, mai veramente arreso alla liquidità degli mp3 o del formato .img. Vedere le opere grafiche che accompagnano i dischi, così come le etichette dei vini, così, assume l'importanza di un'affermazione di appartenenza a un mondo, in cui prevalgano l'attenzione per il dettaglio, il rispetto del fruitore, la passione per la qualità.
Parlando di Daniele Silvestri, Pratelli scrive: Tutti consumati pescatori ma dopo una notte nel mare di facebook ci svegliamo a mani vuote. D’altronde questi tempi modesti sono gli stessi che ci hanno dato da bere musica liquida. E in questo mondo in cui si ha sempre sete, alla fine si beve di tutto. Ecco: questo libro ci aiuta a bere, e ascoltare, molto, molto meglio.