Luciano Vanni

Luciano Vanni Guida al jazz in italia


2004, Luciano Vanni editore

di Romualdo Paino
Finalmente un testo che si presenta esattamente per quello che il titolo promette e cioè una vera e propria guida turistica e culturale a tutte le manifestazioni jazzistiche italiane.
Il lavoro di assemblaggio del materiale è stato veramente certosino; tutte le manifestazioni sono state distinte per regione e presentate secondo uno scrupoloso ordine direzionale nord-sud, senza privilegiare in termini di spazio le manifestazioni più note, anzi fornendo risalto ad eventi meno pubblicizzati sulle pagine della stampa nazionale.
Ecco quindi che a festival ormai storici come quello di Umbria jazz, vengono affiancati altri meno conosciuti al grande pubblico come quello di Clusone, aperto anche a nomi di punta del jazz meno allineato (tanto da dare il nome al combo Clusone trio che allinea gente del calibro di Michael Moore, Ernst Reijseger e Han Bennink), di Roccella Ionica (Rumori Mediterranei) o di Teano.
L’autore però si spinge un po’ oltre il mero catalogo di eventi, unendo ad informazioni di stampo musicale note turistiche e gastronomiche sulle località che ospitano i festival menzionati; ed è una vera goduria per chi accoppia un orecchio esigente ad un notevole appetito! Ecco quindi che a nomi di città e musicisti più o meno noti si accavallano quelli di pietanze dai nomi succulenti e di vini più o meno pregiati che fanno venire subito la voglia di preparare la valigia e partire.
La volontà di non tralasciare nessun angolo della penisola (intento nobile e politically correct) prende forse un po’ troppo la mano finendo con il penalizzare gli aspetti puramente musicali del testo. Ad esempio, per le varie rassegne qualche dettaglio in più sui nomi delle passate edizioni e sul tipo di proposta offerta sarebbero stati parametri utili ai fruitori della guida.