Legs Mcneil Gillian Mccain Please Kill me
Baldini&Castoldi Musica | Biografie
04/10/2015 di Arianna Marsico
Le varie interviste sono state rilasciate in contesti diversi, eppure leggendole sembra che stiano tutti insieme lì, stralunati (se non strafatti), ognuno appresso ai propri sogni o incubi. Certo da questo quadro qualcuno non ne esce facendo una bellissima figura, Lou Reed ed Iggy Pop in particolare, artisti geniali ma completamente inaffidabili.
A parlare sono i musicisti ma anche le groupie come Bebe Buell e Sable Starr. Già lei, la ragazza che fece perdere completamente la testa a Johnny Thunders. Ci sono i Ramones… ehi ma c’è anche Londra. C’è Malcolm McLaren con la rock’n’roll swindle dei Sex Pistols, il grande manipolatore.
C’è David Bowie, c’è Richard Hell con la sua Blank generation…
E c’è una ricerca dannata nello scardinare la lunghezza delle canzoni anni ’60, dopo le quali sentire i New York Dolls al CBGB era come essere investiti da un’esplosione nucleare. Già il CBGB, che ormai ha chiuso i battenti, perdendo pure lui la sua battaglia.
C’è amore, c’è musica, ci sono i litigi, ci sono i gruppi che si creano e si sciolgono e si riformano mescolando le formazioni… e poi c’è lei, la droga.
Che all’inizio dà energia e creatività, e poi ruba anima e corpo. Che si porterà via Stiv Bators, Johnny Thunders, Sid Vicious, Dee Dee Ramone… che rende tutto difficile ed ingestibile.
Please kill me (dalla scritta su una maglietta di Richard Hell) è tutto questo.
Leggetelo, ed il vostro sguardo sul punk non sarà più lo stesso.