Kim Rossi Stuart Le guarigioni
La Nave di Teseo, 2019 Narrativa Italiana | Racconti
24/06/2019 di Eliana Barlocco
La copertina, che a prima vista può lasciare indifferenti, ha assunto una valenza diversa post lettura. Nell'attimo di raccoglimento che dovrebbe seguire la fine di un libro, valutando le varie tematiche affrontate, ne emerge che l'amore - motore di ogni racconto e spalmato su più ampio spettro - è il principale protagonista. L'acqua diviene il simbolo di rinascita/guarigione e il bacio in acqua non è altro che la rappresentazione della nuova vita attraverso l'amore.
Cinque sono i racconti in cui si delineano uomini e donne sull'orlo del precipizio, consapevoli delle difficoltà che la vita pone loro innanzi e ognuno di loro trova un modo doloroso, travolgente, acuto che lo conduce a riemergere dalle acque profonde e torbide in cui si trovava a nuotare. La rinascita non sempre implica una ritrovata pace con se stessi, a volte nasce dal dovere abbandonare in maniera cruenta una parte del proprio sé. È il processo di rigenerazione. Come sciamani che, attraverso varie prove, vengono restituiti al mondo pronti per affrontarlo in maniera differente. Spesso niente appare cambiato eppure ogni cosa è in movimento: la crescita, il distacco, il lasciare solchi ormai tracciati per nuovi sentieri da marcare.
I personaggi, per lo più uomini, si muovono in storie all’apparenza trasparenti, eppure ogni cosa si fa oscura lungo la narrazione. Pescando nei rapporti umani e nei meandri dei sentimenti tutto appare facilmente risolvibile; ma dove ogni cosa poi semplicemente si complica, emergono ritratti di un’umanità fragile, perseverante, capricciosa, insicura eppure così testarda nel recitare comportamenti egoisti. Una costellazione di caratteri che ben rappresentano il vissuto reale e che arrivano a completare il quadro di un’umanità in costante ricerca di una qualche verità.
Con un linguaggio asciutto Kim Rossi Stuart ci accompagna sequenza dopo sequenza sullo stretto sentiero che delimita il bene dal male, ci traghetta dal lato oscuro a quello luminoso (“From the dark end of the street/ To the bright side of the road/“), incontro a quell’ignoto gioco collettivo che è poi la vita.