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Joe R. Lansdale Honky Tonk Samurai
Einaudi, 2015 Narrativa Straniera | Noir
27/12/2015 di Corrado Ori Tanzi
I due si mettono al lavoro e sulla vicenda sollevano giorno dopo giorno una serie di strati che rivelano una realtà inesprimibile. Motocilisti metanfetaminici, incestuosi e a loro volto prodotti da incesti, collezionatori di palle umane (testicoli) sotto spirito, segatori di colli, adoratori della armi e via di questa strada. Hap e Leonard da soli non ce la possono fare, così rimpinguano la strada con una compagnia che è tutto un programma: un giornalista su di giri, un detective cowboy, un killer convinto (nel senso che ucciderebbe volentieri anche gratis, ma pocihé si può essre pagati per farlo….) e una donna di ghiaccio esile come un’acciuga con la forza della Cosa dei Fantastici Quattro. I nostri arriveranno a un certo risultato. Poco scontato nel metodo e nel segno.
Honky Tonk Samurai segna il ritorno di Joe R. Lansdale alla saga contrassegnata dai due protagonisti che negli States ormai hanno un seguito in stile Marvel fan (ma anche da noi la schiera di appassionati è bella folta). Hap & Leonard da sempre segnano il lato più divertito, sarcastico, mordace dello scrittore di Gladewater, Texas. Il profilo caricaturale che grazie a essi l’autore fa della realtà di questi nostri tempi racchiude una luce che va ben oltre lo stupore che prende il lettore quando s’imbatte in pesanti e più che pericolose situazioni affrontate con una leggerezza svampita poco consona appunto con lo spirito dell’azione. Con questa coppia di investigatori Lansdale ridisegna la realtà del crime, la guarda da un buco deformante che gliela (e ce la) ritorna come una pastella di pongo da modellare con le forme più impensate.
Si trepida e si ride leggendo questa serie (e ci si innamora dei due protagonisti ovvio). Si passa attraverso uccisioni, sbudellamenti e altra macelleria d’annata con gli occhi del bambino davanti a Stanlio & Ollio. È questo Lansdale il vero padre putativo dei fratelli Cohen e, tanto per citare un titolo, una bellezza narrativa come Fargo (film e fiction) deve un credito creativo senza eguali alla saga in questione. Che, per mettere i puntini dove vanno messi, non si avvale esclusivamente del lato ridicolizzante e caustico. Qua e là l’autore si fa più “serio”. E l’asticella si alza. Come in questo ultimo episodio. Con u’ultima pagina che da sola vale un romanzo intero.
Joe R. Lansdale, Honky Tonk Samurai, Einaudi, 430 pagg, euro 19,50
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