Jo Nesbø

Jo Nesbø Scarafaggi


Einaudi, 2015 Narrativa Straniera | Noir

14/12/2015 di Corrado Ori Tanzi
A Bangkok non ci andò solo il detective Pepe Carvalho né (purtroppo) il suo papà, Manuel Vázquez Montalbán, che ci lasciò la pelle. Nella capitale tailandese si fionda Harry Hole perché c’è da osservare come sia potuto succedere che l’ambasciatore norvegese sia stato trovato cadavere nella camera da letto di un bordello. Ci stanno lavorando sopra i poliziotti locali, ma è sempre meglio che a Oslo riferisca in primis un proprio uomo.

E Hole arriva in Thailandia. Si mette a lavorare sperando nella collaborazione di chi, a suo pensare per logica, dovrebbe avere interesse a che la verità venga fuori. Invece né i familiari del diplomatico né tantomeno le autorità di Oslo lo agevolano. Manco i colleghi del posto. E così il caso stesso. Quando c’è un ambasciatore di mezzo è praticamente certo che il campo del delitto si allunghi a dismisura. Ecco il movente politico, poi le sirene della mafia, il mondo dell’usura, il sottobosco della pedofilia con il carico da novanta della pedopornografia. E si moltiplicano pure i sospetti. Vengono fuori come funghi. Anzi come scarafaggi. Quando si dice la solitudine dell’ispettore…

Scritto nel 1998 e pubblicato solo ora, Scarafaggi di Jo Nesbø non è il tradizionale romanzo del più grande autore del crime norvegese. Ventisette milioni di copie vendute in tutto il mondo, l’ex calciatore della serie A del suo Paese nonché cantante dei Di Derre inserisce una novità descrittiva che conferisce un surplus di interesse alla sua scrittura. La partita si gioca in Thailandia e quindi il lettore si aspetta di viaggiare a fianco del celebre investigatore. E il viaggio c’è tutto. Ci arriva in casa il bailamme delle strade che non va mai a dormire, l’umidità pesante che penetra dalle pareti di casa, la difficoltà di respirare per la strada per la sensazione di avere addosso non solo l’aria più materiale del pianeta ma l’intero pianeta stesso, coi suoi tutti abitanti.

E se il lettore è solo testimone di quanto accade (e quanto il protagonista fa accadere), Harry Hole deve anche lavorare. Non che sia un nazionalista, ma un minimo di amor patrio lo ha anche lui. Forse dopo questa nuova avventura questo sentimento sarà ancora più esile. Ma a conti fatti forse è ancora peggiore l’appartenenza al genere umano.

Jo Nesbø

Jo Nesbø, Scarafaggi, Einaudi, 440 pagg., 20 euro

Corrado Ori Tanzi

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