
Giorgio J. Squarcia Perdere Senna
PaperFIRST, 2024, prefazione di Cesare Cremonini, 160 pagine, 16 euro Narrativa Italiana | Biografie | Sport
30/06/2024 di Franco Valsecchi
Ci sono avvenimenti improvvisi, che non solo segnano la nostra storia individuale, ma sono punti di svolta che colpiscono intere comunità. In genere, quando accadono, chi ne resta colpito ricorda con chiarezza quando ha appreso la notizia e cosa stesse facendo.
In quest’ottica il primo maggio del 1994 è stato, per gli amanti dello sport automobilistico, una data di svolta, l’apice di uno strano e drammatico fine settimana: il giorno in cui il pilota più forte ha lasciato questo mondo, il giorno in cui se ne è andato Ayrton Senna.
Questo avvenimento ha ispirato Giorgio J. Squarcia nello scrivere il monologo teatrale Io & Ayrton, interpretato da Stefano Fresi, e da questo lavoro si è mosso Squarcia per scrivere il volume Perdere Senna.
Il libro è diviso in due sezioni ben distinte. Nella prima parte si ripercorrono alcune date importanti della carriera di Senna: il 3 giugno 1984, quando, al GP di Monaco, gli viene “rubata” la prima vittoria; il 21 aprile 1985, in cui conquista, sotto il diluvio portoghese, la prima vittoria, e, ovviamente il 1 maggio 1994, quando tutto ebbe fine.
Queste date vengono viste attraverso gli occhi di “Fiamma”, un ragazzino emiliano, tredicenne al tempo del GP di Monaco, che incrocia momenti della propria vita con quelli del campione brasiliano.
La seconda sezione è invece dedicata a una serie di testimonianze di persone legate al mondo dell’automobilismo e dello sport in genere, in cui esse ripercorrono il loro primo maggio in rapporto all’incidente di Imola.
La prima parte del libro è direttamente legata allo spettacolo teatrale di Squarcia, e utilizza il racconto di “Fiamma” per far conoscere al pubblico la storia di Senna. In particolare a chi, per motivi soprattutto anagrafici, non ha avuto la possibilità di viverla mentre si svolgevano i fatti descritti, oppure, non appassionato di automobilismo, ha conosciuto la figura del pilota brasiliano solo dopo la sua scomparsa.
La seconda parte è invece molto interessante anche per chi di Ayrton conosce quasi tutto, ha letto libri e potrebbe quindi essere prevenuto verso un volume tratto da uno spettacolo divulgativo.
Le parole di chi Senna lo ha conosciuto, direttamente o solo per passione sportiva, mostrano aspetti meno noti della sua personalità. Aprono spiragli di vite vissute e di rapporti personali che incuriosiscono anche gli esperti. Le parole del giornalista Leo Turrini, quelle dell’ex pilota Paolo Barilla, dello sponsor Massimo Zanetti, del costruttore di auto da competizione Giampaolo Dallara oppure di atleti di altri sport, legati comunque dalla passione per l’automobilismo come Massaro, Beccalossi o Panatta, fanno capire come da angolazioni diverse la personalità di Senna fosse rispettata e ammirata da chiunque entrasse in contatto con lui e ci fornisce spesso la visione dell’amico o del conoscente Senna, anziché quella del pilota.
Molto toccante, tra le tante, la testimonianza di Silvia, figlia del grande fotografo di corse Ercole Colombo, quel giorno, come tante volte prima, in autodromo ad Imola. “Vedo i teli bianchi che lo coprono e allora io, che sono cresciuta in un circuito, capisco. E comincio a piangere tutte le lacrime che ho.»
Le stesse lacrime che abbiamo pianto anche noi, quel primo maggio di trent'anni fa.
Giorgio J. Squarcia nasce a Rochester, in Minnesota, da genitori italiani. Dopo la laurea in Filosofia, conseguita in Italia, lavora come giornalista investigativo alla CBS, a New York. Nello stesso periodo frequenta un master in sceneggiatura e regia presso la New York University. Rientrato in Italia, scrive e dirige serie tv, documentari e film di inchiesta. Tra le sue opere il film I giorni dell’odio, sulla strage di Erba, le serie-tv Le strade di Max, On the Road Again, Italiani fantastici e dove trovarli, Crown Revolution, le docu-serie Tutto in un giorno, Cash, 24/7, i documentari Lo Stato Social, Missing, L’ultimo esorcista, Zona rossa sempre, La sottile zona rossa. Ha pubblicato il romanzo Wasteland, la terra dei sogni perduti (Fanucci).