Giorgio Faletti

Giorgio Faletti La Piuma


Baldini & Castoldi Narrativa Italiana | Racconti

28/05/2015 di Corrado Ori Tanzi
Nella sua testa c’era un mondo che ruotava attorno alle sue passioni, le sue malinconie, i suoi sogni (…) C’erano giorni in cui il tichettio sulla tastiera di un computer, dove si inseguivano lettere a costruire parole, si alternava al rumore più attutito di dita sui tasti di un pianoforte, prima incerte poi sempre più chiare, a costruire melodie.

Parole e frasi dalla prefazione firmata da Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti. Che se n’è andato lo scorso 4 luglio a neanche 64 anni e che ora torna con una novità in libreria. Un delizioso volume di racconti-fiaba, La piuma, aventi come epicentro appunto la leggerezza di una piuma. Piuma che si fa testimone all’ipocrisia farisaica di un ricco Cardinale che umilia la fede di un suo curato che si fa latore delle esigenze del popolo contadino, che si appoggia sul medesimo tavolo su cui un Re e un Generale si fanno Risiko del mondo intero, che ci porta sul palco dove la Ballerina dal cuore spezzato porta a termine la sua danza sofferente, che ci fa entrare nel mondo della Donna di tutti.

Conosciamo sventure e meschinità del genere umano attraverso dei modelli. Ci solleva per farci vedere meglio fino a che punto l’uomo può scendere nel pozzo della bassezza più torva. Ci fa toccare lo schifo e poi immediatamente ci porta via. Perché il lettore non si può sporcare. Il Lettore deve farsi piuma non Uomo.

Era un uomo garbato Giorgio Faletti. Questo l’attributo che spesso esce dalla pagina nelle riflessioni di chi lo ha frequentato. Un altro è “poliedricità”. Sapeva coprire più ruoli e, per dirla alla Paolo Conte, se sbagliava lo faceva da professionista. Alla faccia di chi gli ha voluto male, denigrato di nascosto e poi lodato all’aperto, quando ormai la sua piuma era volata via.

Magnifico noirista Faletti (tra l’altro) Scrittore da piani alti. Pochi, ben pochi, sapevano guardare a occhi aperti gli occhi del Male. Per gli appassionati del genere fu una sorpresa. Non lo è sentire con quanta soavità ci prende per mano e ci racconta di questo volo. Le corde sono le sue. E alla fine lui ci manca sempre un po’ di più.

Giorgio Faletti, La piuma, Baldini & Castoldi, pagg. 96 con tavole illustrate da Paolo Fresu, euro 13

 

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