Ginevra Lamberti Perché comincio dalla fine
Marsilio Romanzi, 2019 Narrativa Italiana | Romanzo
08/01/2020 di Eliana Barlocco
Tema principe è la morte, ma questo non è un libro sulla morte. E’ un libro sulla capacità ormai perduta dalla nostra società di affrontare il trapasso. È un libro che trasuda voglia di vivere anche post morte, e non necessariamente in senso religioso. Con un soffio quasi filosofico, viene tratteggiata la possibilità di lasciarsi andare anche al nulla o ad un'altra dimensione (la scelta è assolutamente personale) accompagnandosi, verso l'uscita dalla vita conosciuta, in maniera consapevole.
È un libro di incontri. Nel racconto del viaggio di vita quotidiana, Ginevra alterna incontri tra i suoi clienti (è un'affittacamere in quel di Venezia) e i professionisti della morte. È quasi un reportage sulla sepoltura e le sue inimmaginabili variabili. La ricerca della perfetta dipartita, la consapevolezza che cercare il miglior finale aiuta se stessi, ma anche chi ci sta attorno. E tante sono le personalità che cercano di alimentare e diffondere la cultura della morte, del resto: " ....morire si deve, tanto vale farlo bene.” Con una scrittura dal soave equilibrio, la nostra narratrice naviga tra le persone collegando le loro storie alla sua storia personale con levità.
A fare da cornice al racconto la città di Venezia. Esempio essa stessa nel corso dei secoli di pura dissolvenza : "...quella cosa di frenare la decomposizione è un impegno quotidiano che ti devi prendere sia col tuo corpo che con i muri che con gli oggetti perché la decomposizione è sempre lì, direttamente davanti all’angolo.” Testimone muta osserva, da protagonista secondaria quale è, lo svolgersi della narrazione a suggellare il legame eterno che sussiste tra la vita e la morte in un circolo che tende in quanto tale all’Infinito. Dal momento che "Morire ci rende così ansiosi perché è l'unica esperienza che non abbiamo. L'hai e poi non puoi parlarne.”, affrontare il come morire è un’assoluta scelta di libertà e il parlarne aiuta la società ad accettare la decisione di ognuno di affrontare a proprio modo il cammino.