Gila Lustiger La colpa degli altri
Neri Pozza Editore, 2016 Narrativa Straniera | Poesie
11/08/2016 di Corrado Ori Tanzi
La vittima del cold case appena riaperto è Emilie Thévenin, una giovane prostituta, seviziata, violentata e poi uccisa. Il test del dna, allora non praticato, inchioda un impiegato di banca, Gilles Neuhart. Troppe le domande senza risposta che ronzano in testa a Rappaport. Fino all’unica risposta definitiva: quel poveraccio non c’entra niente. È tempo di immergersi in una ricerca sui fatti che potrà risultare dolorosa. Sia per la verità scoperchiata sia per la propria incolumità messa in pericolo. E così sarà. Il mondo della prostituzione parigina porta diritto alle stanze e ai laboratori di un’industria farmaceutica attorno a Charfeuil, poi a un’azienda gemellata, quindi al mondo della politica. Sopraffazioni, crudeltà pianificate a tavolino, violenze di ogni tipo, l’adagio homo homini lupus declinato in tutte le sue possibile forme. Max Rappaport condurrà in apnea la sua inchiesta.
Ispirato allo scandalo del colosso chimico-farmaceutico Rhône-Poulenc a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Gila Lustiger, classe 1963, natali a Francoforte ma da anni di stanza a Parigi, con La colpa degli altri (Die Schuld der andern nell’originale) ci consegna un tradizionale thriller la cui chiave è consegnata al giornalismo investigativo. Scrittura connelliana (nel senso di Michael Connelly) e impianto più nello stile del Mikael Blomkvist di Millennium che la squadra del Boston Globe di Spotlight, il libro intreccia una serie di volti del male surrogato da una scrittura sempre decisamente controllata.
Dialoghi che funzionano e illustrazioni degli ambienti che alimentano la nostra dimensione di lettori in compagni di viaggio del protagonista. Che agisce senza essere stato punto da un particolare risveglio civile legato alla sua professione o al suo profilo di essere umano. Sembra di capire che per Max Rappaport l’ingiustizia e la menzogna facciano schifo in quanto tali, la solo loro presenza infetta il circostante e può creare una metastasi contro cui ci si deve arrendere.
Allgemeine Zeitung ha parlato di decadenza dell’Europa e, più in generale, del moderno genere umano per identificare il libro. Un’interpretazione che, per chi scrive queste righe, ci può stare, magari a latere ma pur sempre presente tra le pagine. Ma solo perché l’autrice non sembra averla posta al centro della storia. Qui l’equilibrio tra thriller e cronaca funziona perché entrambi sono utilizzati come puri strumenti e non fine del racconto. Se poi, lo ripeto, a disposizone si ha una bella e solida capacità narrativa il gioco è fatto.
Gila Lustiger, La colpa degli altri, Neri Pozza Editore, 480 pagg., 18 euro
Corrado Ori Tanzi - https://8thofmay.wordpress.com