Enrica Bonaccorti

Enrica Bonaccorti Condominio, addio!


Baldini+Castoldi (euro 17,00 - pagine 160). Narrativa | Romanzo

07/06/2022 di Arianna Marsico
Dopo il divertente Il condominio Enrica Bonaccorti con Condominio, addio! torna a deliziare con le avventure di Cico, spaesato misantropo dal cuore d'oro di origini nobili. Origini che da un lato non ama, tanto che ha abbandonato il Palazzo pieno di persone "che hanno il mio stesso cognome", ma da cui da un lato non riesce del tutto a distaccarsi, nei modi educati e per il ricordo dell'amatissima Nonna Ghia. L'unica che lo capisse, che gli raccontasse la verità, che lo proteggesse da certi riti noiosi e tristezze.

E a proposito di allegria, l’autrice stessa racconta: “Io mi sono divertita tanto a scriverlo questo libro, spero anche voi a leggermi! Se conoscete già Cico sapete che con tutto il suo cinismo, è un portatore sano di allegria. E quanto ce n’è bisogno, in questi e in tutti i tempi!”

Cico, estenuato dal fatto che il suo "nido d'aquila" all'ultimo piano fosse diventato "un'acquasantiera" in cui tutti sentivano la necessità di sfogarsi, lascia il condominio narrato nel primo romanzo e, dovendo lasciare con l'ex condomino Alberto l'appartamento che condividevano, decide di trasferirsi in un albergo, assieme alla sua amata tartaruga Ada, l'unico essere vivente di cui accetti di occuparsi.  E alla quale per certi versi finisce per assomigliare. Tuttavia in una pizzeria vicino all'albergo succederà qualcosa di strano, potenzialmente in grado di riavvicinarlo al consorzio umano...

La vicenda è narrata con stile arguto e garbato da Enrica Bonaccorti, tipico anche della sua conduzione televisiva. La sua penna delinea con precisione e ironia ciascun personaggio, mettendone in luce l'umanità dietro le bizzarrie. Quasi da sceneggiatura sono le descrizioni degli interni, che a loro volta dicono tantissimo delle persone che ospitano. Anzi che proteggono, proprio come il guscio protegge Ada.

Condominio, addio! vi farà ridere, come promesso dalla scrittrice, ma anche rattristare, scoprirvi meno giudicanti e provare tenerezza. Quella che crescendo pensavate di avere messo via, assieme alle collezioni di qualunque cosa (mica solo tartarughe come Cico!) magari nascoste a casa dei nonni, e anche a un pizzico di fantasia.