Don Tonino Bello

Don Tonino Bello Preghiera a Cristo


La Meridiana Saggi | Filosofia

di Vito Sartor
In questi giorni continua a perseguitarmi il pensiero del dialogo interreligioso, seppur importante, non quello riguardo le altre fedi e culture del Mondo, quanto con chi segue un proprio cammino laico, lontano da Dio o spesso ateo; molto spesso da essi mi è stata manifestata la ragione del loro disagio nei confronti della chiesa e del suo popolo, sia ecclesiale che laico, inteso come i semplici fedeli, quelli della domenica, quelli occupati quotidianamente nelle Parrocchie, quelli mondialisti missionari, quelli della politica o difensore dell’etica, quelli delle filosofe carismatiche, quelle facenti parte delle decine di fazioni che la chiesa oggi ospita sotto il suo tetto.

Io penso che l’ascolto di chi non crede debba essere il sale fondamentale per chi crede e soprattutto per chi crede e ha smesso di ricercare: nonostante ciò non sempre si riesce a far capire il significato di fede. Per un credente, seppur con idee fortemente progressiste, e che la sua spiritualità non rappresenta ne’ un limite ne’ una potenzialità verso il mondo che lo circonda. Spesso le discussioni sono cadute nel razionalismo e a volte anche nel banale.

Poi è arrivato questa pubblicazione: Preghiera a Cristo, è stata scritta da Don Tonino Bello nel 1992, rieditata oggi da La Meridiana, questo splendido e attuale spaccato, che fu scritto dal Vescovo Cattolico al tramonto della caduta del Muro e della Guerra del Golfo, rappresenta un’invocazione, laica e cattolica, verso l’umanità affidata da questa preghiera ad una forza magnifica di un Dio di tutti, con una carica misericordiosa a cui è difficile rimanere indifferenti e non commuoversi.
La preghiera è profondamente cristiana, ma fonda su una forza sociale, che come una roccia permette ai valori fondamentali della pace di essere innalzati al cielo partendo dalla terra e surclassando ogni dogma.

Parole luminose che Michele Lobaccaro dei Radiodervish pensa bene di usare come partenza componendo le musica e i canti di una Messa Laica a cui vi rimandiamo alla recensione del disco.
Certo le domande che mi sono fatto di cui sopra non hanno avuto risposta immediata, ma sicuramente il segno di questa doppia piccola e umile opera sono sicuramente uno stimolo a continuare a ricercare Dio camminando insieme a tutti nel nome della Pace contro ogni povertà.

Alla fine mi è venuta in mente un’immagina “strana”: come una sorta di risposta leggendo e ascoltando questo canto, ho immaginato che a cantare ogni liturgia e ogni rito cattolico ci fosse sempre una musica e una corale che ci riportasse a chi siamo e quello che succede intorno a noi. Poi ho scoperto che non sono altro che le parole di don Tonino.