Davide Toffolo L`ultimo vecchio sulla terra
con Remo Remotti, 2021, Rizzoli Lizard, pp 224, 18 euro Filosofia | Racconti | Fumetto
20/11/2021 di Arianna Marsico
Non è facile dare una definizione de L'ultimo vecchio sulla terra, il lavoro di Davide Toffolo che racconta le opere di Remo Remotti. Così come quest'ultimo non era facilmente catalogabile, inquadrabile. Forse libero filosofo può descriverlo abbastanza bene.
E così, mentre sfoglio i bellissimi disegni di Toffolo, le sue linee morbide come la corporeità, mi viene in mente un modo per descriverli: pensieri a fumetti.
I fumetti, in fondo, hanno sempre permesso un'esposizione più libera, meno vincolata a esigenze narrative, rispetto ad altre forme di espressione. E quindi possono essere un buon modo per presentare le opere di Remotti, il suo vitalismo, la sua fame di vivere, il suo essere rude a volte, dolcissimo altre. Ma sempre autenticamente se stesso.
A raccontarcelo non può che essere Davide Toffolo. Perché le canzoni dei Tre Allegri Ragazzi Morti hanno la stessa istintualità, esprimono la stessa voglia di amare, vivere e non arrendersi, anche se con un altro linguaggio. Perché la formazione friulana ha mantenuto sempre una rara sincerità e coerenza di fondo. E perché Toffolo vive per gran parte dell'anno a Roma, avendo imparato a conoscere "quella Roma dei pizzicaroli, dei portieri, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati, quella Roma degli uffici postali e dell'anagrafe, quella Roma dei funzionari dei ministeri, degli impiegati, dei bancari [...]quella Roma che ci invidiano tutti, la Roma caput mundi, del Colosseo, dei Fori Imperiali, di Piazza Venezia dell'Altare della Patria, dell'Università di Roma.
Quella Roma sempre col sole, estate e inverno" a cui Remotti disse addio per poi farvi ritorno.
Regalatevi un momento, per scavare in voi stessi e scoprire gli angoli più puri e primitivi.