Daniele Bonfanti Melodia
2007, Edizioni XII - Pagine 248 (€ 11.50) Giallo | Noir
di Christian Verzeletti
Dovendo descrivere di che genere di musica si tratta, si potrebbe pensare ad una di quelle suggestive ballate romantiche, un po’ epiche, un po’ facilone, che sfornano i gruppi heavy-metal nei loro momenti più melodici.
Mattia, il protagonista, cerca di ricomporre la canzone, inizialmente per completare un pezzo che non gli viene, poi per andare alla ricerca delle sue origini e infine per salvare il mondo nell’eterna lotta bene-male.
Sin dalle prime pagine, ci si trova catapultati in un’atmosfera gotica, a metà tra l’horror e il fantastico, e ad ogni nota che viene scoperta ci si addentra in un percorso a ritroso nei meandri di una storia che arriva alla Crociata contro i Catari, al processo dei Templari, all’antica Gerusalemme e poi risale fino ai giorni nostri passando per la Venezia di Casanova.
Tra angeli del male, inquisitori, codici cifrati, biblioteche, negromanti e gatti, Daniele Bonfanti mette in scena un complotto cosmico in cui sovverte l’ordine cristiano (di una parte) del mondo suggerendo una visione anticlericalista, portatrice di una verità trafugata nel nome di interessi (degli uomini, della Chiesa, degli angeli della luce). Il riferimento va chiaramente al “Codice Da Vinci” in una versione meno particolareggiata, al punto che il protagonista procede a grandi falcate tra secoli di storia con espedienti anche più faciloni. Bonfanti infatti punta tutto sulla suspence e ad esse sacrifica la caratterizzazione psicologica dei suoi personaggi, l’approfondimento storico dei fatti e delle leggende, la concatenazione all’interno della trama stessa: ne esce una lettura “avvincente”, con tanto di frati assassini, inseguimenti, duelli e sgozzamenti.
È sconsigliato fermarsi a riflettere e ad interrogarsi sul testo; meglio procedere spediti, adattandosi al passo dell’autore, ossessivamente attratto dal male, dal sangue e da figura femminili in antitesi (intelligentemente però non si scade in inutili scene amorose). Solo così si può seguirne la cospirazione e dopo duecentocinquanta pagine trovarsi salvati da una canzone, divenuta mezzo per sconfiggere l’oscurità che avvolge il mondo ed ogni singolo uomo.
È chiaro che alla fine la “Melodia” di questo romanzo si basa su una partitura di facile presa, che gonfia l’animo con arrangiamenti apocalittici e sbalzi mozzafiato al limite della realtà.