Cristiano Godano Il suono della rabbia - Pensieri sulla musica e il mondo
Il Saggiatore, 2024, pagine 272, 18 euro Saggi | Musica
26/06/2024 di Laura Bianchi
Un consiglio. Per una volta, accingendovi a leggere Il suono della rabbia, l'intensa raccolta di riflessioni sulla musica del leader dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, non saltate l'introduzione e la postfazione; anzi, centellinatele e meditateci su. Perché solo quelle meritano la lettura, illuminano sul senso del percorso che l'autore imprime alla raccolta di pensieri, sgombrano il campo da equivoci e da bias cognitivi.
E anche perché, in questo caso, non si tratta del (solito) romanzo partorito dalla fantasia di un artista, né di un memoir autobiografico, falsamente modesto, ma in realtà autocelebrativo ed egotico. Godano ci dona il frutto dei suoi decenni trascorsi non solo a fare musica, ma soprattutto a meditarla, a filtrarla con uno spirito critico - e autocritico - che l'ha reso una delle personalità più autonome e originali del mondo cantautorale italiano.
Nell'introduzione, infatti, scrive: "...so anche quanto sia urgente e più forte di me il volermi immischiare in ciò che mi tocca e scuote come cittadino. Un cittadino che ha un buon dono in ambito di scrittura e che dunque coglie l’occasione di dire cose impegnate a proposito di tematiche sociali e politiche con il senso dello stimolo e del divertimento all’atto creativo." E più avanti prosegue: "Il collante con la mia attività di artista‐musicista non viene mai meno peraltro, ed è la presenza costante di un intreccio fra il sopraddetto impegno civile e la musica, che in qualche modo sempre si insinua qua e là, più o meno consistentemente, in ognuno dei capitoli che leggerete."
Secondo consiglio, sempre suggerito da Godano: prima di un capitolo, scivolare a fine libro, per leggere le Note ai testi, che motivano e introducono ulteriormente quanto stiamo per leggere, importanti, per contestualizzare la lettura successiva e meglio articolarla.
Con questo viatico, dunque, incamminiamoci sul percorso segnato dall'autore, che qui raccoglie riflessioni composte per una rivista, un quotidiano, sempre molto profonde, a riprova che un artista è prima di tutto un animale sociale, e che non fa distinzioni tra cosa pubblica e privata, tra onlife e realtà. E troviamo argomenti di stretta attualità, ma trattati in modo che siano simboli, o iperboli, di un sentire contemporaneo, che travalica l'oggi, per arrivare a riflettere sul passato e sul futuro, non solo della musica, ma anche - e forse soprattutto - della società.
Godano affronta così, tra gli altri, l'inclusione degli stranieri, le problematiche legate al cambiamento climatico (e Karma Clima si chiama il loro album del 2022), con citazioni da Neil Young - "il mio primo idolo rock in assoluto" - e Amitav Ghosh, l'Antropocene e i suoi rischi (che l'autore affronta con "innervosita indignazione"), il suo rapporto con la dittatura e la Russia (con l'amato Nabokov a fare da stella polare), il coraggio (che lui, coraggioso, riconosce perfino a un personaggio controverso come il Fedez del famoso discorso al concerto del Primo Maggio 2021, un'era social fa: "c’è bisogno di persone con ampia presa sugli italiani che sappiano dare l’esempio del coraggio, contro l’ignavia del pavido e l’indolenza del pigro."), le posizioni pro e contro i vaccini, l'ipocrisia (riguardo il discusso concerto di Springsteen post alluvione a Ferrara, Godano svela le implicazioni economiche che stanno dietro l'organizzazione di un evento, e aggiunge: "false narrazioni e falsi miti impediscono di rintracciare l’intima essenza delle cose che possono avere a che fare con la musica."), perfino l'amore, con suo Nick Cave, di cui scrive: "Nick Cave è un incredibile artista (e invero credibile, tremendamente credibile)".
Poi, ci sono riferimenti alla produzione dei Marlene Kuntz, che permettono di comprendere meglio la genesi delle loro opere, e infiniti suggerimenti di lettura - Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff - , di visione - The Social Dilemma - e di ascolto, che meritano l'approfondimento; a titolo esemplificativo, ecco quanto scrive a proposito di Rock e morte: "Ironia: «Lay Me Low» di Nick Cave e «Death Is Not the End» di Bob Dylan. – Compassione/dolore: «What’s Good» di Lou Reed e «The Needle and the Damage Done» di Neil Young. – La morte sulla propria pelle: «Lazarus» di David Bowie e «You Want It Darker» di Leonard Cohen."
Una lettura completa, dunque, certo non solo per fans dei MK, ma per quanti vogliano confrontarsi col pensiero critico e lucido di un intellettuale - e un cittadino - a tutto tondo.
Cristiano Godano (Fossano, 1966) è un cantautore italiano, frontman dei Marlene Kuntz. È autore di I vivi (2008), Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz (2019).