Craig Bartholomew Strydom Stephen "sugar" Segerman Sugarman - Vita, morte e resurrezione di Sixto Rodriguez
Ed. Mondadori Biografie | Musica
25/05/2016 di Elena Bertoni
L’anno scorso è stato pubblicato questo libro che offre la possibilità di approfondire e conoscere ulteriori particolari sul cantante e la sua bella storia, un libro che pagina dopo pagina diventa sempre più bello ed avvincente, un libro dove si ride e ci si commuove spesso e che rende ancora più bella la storia di Sixto.
Scoperto in un oscuro locale di Detroit la città dove vive, Rodriguez nel 1969 viene messo sotto contratto e incide due dischi che secondo le previsioni dei critici saranno dei best sellers. Le previsioni si rivelano errate tanto che Clarence Avant il direttore e impresario della Sussex Records che aveva procurato il contratto a Rodriguez affermerà che “Cold fact (il primo dei due dischi) ha venduto solo sei copie, e di queste una l’ha comprata mia moglie, una io e forse una mia figlia”.
Sixto torna così a fare il manovale, la sua occupazione prima del momentaneo successo, ma non dimentica la politica e le questioni sociali ma soprattutto mantiene il rispetto di sé stesso e la sua dignità. Frequenta l’Università e si candida a sindaco di Detroit, senza tuttavia mai abbandonare la sua passione per la musica. Rodriguez ignora completamente che nel frattempo le sue canzoni sono arrivate non si sa come nel Sud Africa prigioniero dell’apartheid ed il suo album Cold fact, che parla di droga, sesso e quindi assolutamente bandito dalla radio sudafricana, è diventato il manifesto dei giovani che combattono l’apartheid. Stephen “Sugar” Segerman, grande appassionato di musica, durante il servizio militare nel 1972 ascolta questo album e ne resta talmente affascinato da farne la colonna sonora della sua naja. Un decennio più tardi un altro ragazzo, Craig Bartholomew Strydom ascolta la stessa musica e ne rimane ugualmente conquistato. Ma chi ha scritto e inciso quei pezzi? Chi è il misterioso artista che nel resto del mondo nessuno conosce? Dando credito alle voci che circolavano in Sud Africa, il cantante era addirittura morto suicida sul palco. Ed ecco che parte la caccia al misterioso artista in era pre-internet, che nel libro è arricchita da molti particolari e dettagli che non sono stati menzionati nel documentario e che portano finalmente alla scoperta che Rodriguez non solo non si è suicidato, è vivo e vegeto e gode di ottima salute e non ha mai preso una lira di royalties per il successo dei suoi dischi in Sud Africa e Australia dove aveva addirittura tenuto alcuni anni prima parecchi concerti sold out.
Il libro fatica un po’ ad ingranare, a volte è leggermente prolisso, ma quando nel racconto si innesta la figura di Malik Bendjelloul, l’ex attore bambino svedese, che conquistato dalla vicenda di Rodriguez decide di farne un documentario, la lettura diventa sempre più avvincente e appassionante. Le sue idee geniali, il suo contagioso entusiasmo, le sue ricerche, le sue difficoltà nel girare il documentario che lo porterà a vincere il Sundance film festival e l’Oscar nel 2013 coinvolgono e affascinano e il suo suicidio il 14 Maggio 2014, a soli 36 anni e all’apice del successo, desta ancora più stupore e rammarico.
La favola di Rodriguez è sempre bella e non ci si stanca mai di leggere questo libro che racconta anche della vita a Detroit negli anni ’60, nel Sud Africa dell’apartheid, mette in luce molti lati oscuri del mondo della musica e del business che ci gira attorno e che in ogni pagina evidenzia la passione ed il rispetto che i due scrittori hanno per Rodriguez, la cui figura mantiene sempre in qualche modo un alone di mistero attorno a sé, tanto che lo stesso Malik che aveva avuto modo di conoscerlo a fondo durante la preparazione del documentario dirà “Con Rodriguez più passano i giorni e meno lo conosci”.
“Alla fine l’arte quando è davvero tale, vince” così riporta il risvolto di copertina. E se questa frase si applica a pieno diritto alla storia di Rodriguez, non sempre vale per tanti eccellenti artisti che pur componendo musiche e testi di grande qualità restano sempre reclusi in un limbo e non raggiungono mai il successo che meriterebbero.
I wonder how many times you been had
And I wonder how many dreams have gone bad..
Craig Bartholomew Strydom – Stephen “Sugar” Segerman
SUGAR MAN
Vita, morte e resurrezione di SIXTO RODRIGUEZ
Ed. Mondadori
pagg. 320 - Euro 25,00