Claude Izner Mezzanotte all’Impasse du Cadran
TEA, 2017 Narrativa Straniera | Giallo
20/10/2017 di Corrado Ori Tanzi
La libreria Elzévir procede nel suo tran tran tra edizioni storiche e nuove uscite, la famiglia sta ormai proseguendo nel suo cammino di lotta non tanto per la sopravvivenza, quanto per l’equilibrio quotidiano. Victor in negozio e in casa ci starebbe anche di più e volentieri. Il fatto è che a Parigi si uccide e la coppia di indagatori si è fatta una fama che ormai va oltre le teste e le volontà dei singoli.
Ora che poi è di scena un pazzo che predice la fine del mondo e accoppa a destra e a manca la sola gendarmeria non basta. E sta terminando non solo l’anno, qui è proprio un secolo che sta cadendo. Tra meno di cento giorni, siamo a ottobre, si entra nel Novecento. E non bastava la data ad accendere i consueti timori insensati della seria “mille e non più mille”. No, ora un volantino passa di mano in mano e di bocca in bocca a evocare il nero presagio. Affatto minacciando a caso.
Il dettaglio è servito: un meteorite colpirà il pianeta mandandolo in frantumi. E noi con lui. Intanto il killer si porta avanti. All’Impasse du Cadran, zona Montmartre, lascia cadaveri a terra con la compagnia di stranissimi oggetti, come una piccola falce, una clessidra e altra chincaglieria che fa tanto esoterismo e mistero in stile voodoo. Per non essere a corto di preoccupazioni, incombe l’organizzazione dell’Esposizione Universale.
I nostri dovranno procedere non soltanto osservando bene la realtà. Uno sguardo al passato diventerà essenziale se vorranno venire a capo di questo ennesimo “pulitore del mondo”.
Come ogni giallista che si rispecchi anche Claude Izner è diventato un marchio. I protagonisti si muovono ormai da adulti nell’universo letterario, la loro personalità non tradisce le loro mosse. Se poi, come avviene in questo volume, anche la narrazione acquista un’attenzione allo stile più ricercata (Il luccichio di una lama scintillò all’estremità del bastone che si abbatté… L’aggressore si accovacciò affaccendandosi vicino al corpo, poi si raddrizzò con un balzo… Nell’Impasse du Cadran una pozza scura colava nel canaletto di scolo), la lettura accompagna al mistero il sommo piacere dell’impersonificazione. A questo punto la magia è cosa fatta.
Claude Izner, Mezzanotte all’Impasse du Cadran, TEA, 372 pagg., 18 euro
Corrado Ori Tanzi
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