Cesare Borrometi

Cesare Borrometi E sottolineo se... - Giorgio Calabrese, un italiano medio senza rete


con Vito Vita, Coniglio Editore, Collana Pop Story, 2024, 324 pagine, 28 euro Saggi | Musica

08/02/2025 di Giuseppe Catani
Provate a googlare “Giorgio Calabrese” dal vostro pc o smartphone che sia: verrà fuori, come prima opzione, un medico, a quanto pare abbastanza noto, specializzato in scienze dell’alimentazione. E l’altro Giorgio Calabrese? Per trovarne traccia è necessario surfare tra una serie infinita di consigli dietetici e ricette: una faticaccia immane.
Posizionamenti, algoritmi… per fortuna ci sono i libri. Quelli che storicizzano, che sì, per carità, l’alimentazione è importante ma non è tutto. Ecco, storicizzare l’opera di Giorgio Calabrese, l’altro Giorgio Calabrese: ci ha pensato il giornalista e studioso dello spettacolo Cesare Borrometi insieme a Vito Vita, lungo le 324 pagine di E sottolineo seGiorgio Calabrese, un italiano medio senza rete, una monografia nella quale è condensato tutto, proprio tutto quel che riguarda la vita e le opere di un impiegato dell’ufficio spedizioni del porto di Genova destinato a diventare uno dei massimi parolieri della musica leggera italiana.

Il titolo suona come un’introduzione: E sottolineo se… è un verso entrato di diritto nella storia della canzone italiana, uscito dalle parole di E se domani, brano portato al successo da Mina. Tigre di Cremona a parte, Calabrese ha firmato centinaia di testi destinati ad artisti di primo piano come Charles Aznavour, Sandie Show, Ornella Vanoni, Umberto Bindi. Tanti successi, qualche fiasco, come da prassi per una carriera che ha offerto il meglio tra gli anni ’60 e ’90 dello scorso secolo.
Borrometi mette tutto in ordine, non solo le canzoni. Calabrese è stato un uomo di spettacolo a tutto tondo: ha condotto trasmissioni radiofoniche, si è occupato di televisione, mettendo lo zampino tra programmi nazionalpopolari del calibro di Senza rete, Fantastico! e Domenica in, ha firmato articoli per riviste come Abc, Bolero o Teletutto. Non era facile ricostruire una carriera artistica lunga e così di rilievo, ma l’autore del libro è riuscito a svolgere un lavoro minuzioso, scovando notizie e materiali tra giornali di ogni tipo e, con ogni probabilità, tra le Teche Rai. Senza dimenticare l’apporto di Vito Vita, che si è preso l’incarico di occuparsi dell’apparato discografico. 

Per fortuna, E sottolineo se… non è un freddo elenco di canzoni e di programmi radiotelevisivi: l’autore del volume ha lasciato spazio anche all’uomo Calabrese, alla sua ironia, alla sua professionalità. Tante le testimonianze d’affetto racchiuse nel volume: da Gino Paoli, alla già menzionata Mina, poi Pippo Baudo, Orietta Berti e numerosi altri. Tutti concordi nel ricordare un uomo allegro, positivo, uno stakanovista dotato di una profonda cultura, un protagonista del mondo dello spettacolo di casa nostra che non merita l’oblio. Al di là della tirannia dell’algoritmo.

 
Cesare Borrometi (Noto, 1968) è giornalista e studioso dello spettacolo. Collabora con diverse emittenti web-radiofoniche. Ha pubblicato i libri Lunario dei giorni di Tele (2012), omaggio a 366 trasmissioni della vecchia tv, e Blog Sessantasette (2019), pillole di storia e costume riferite a ogni singolo giorno dell’anno solare 1967.

Vito Vita (Torino, 1964) è storico della musica italiana, musicista. Autore della prima storia dell’industria discografica italiana, Musica Solida (Miraggi, 2019). Scrive di musica dagli anni 80 sul mensile Gioventù Operaia. Collabora con varie riviste musicali, tra cui Raro! (e poi Raropiù), BEATi voi!, Storie di giovani popNuovo Ciao Amici e Musica Leggera; ha scritto tre capitoli pubblicati nel libro a cura di Walter Pistarini Fabrizio De André. Canzoni nascoste storie segrete, pubblicato nel 2013 da Giunti e collaborato ai volumi Le ragazze dei capelloni. Icone femminili beat e yé-yé 1963-1968 di Franco Brizi del 2010 e Da Mameli a Vasco. 150 canzoni che hanno unito gli italiani di Maurizio Becker del 2011, pubblicati entrambi da Coniglio Editore. Attualmente è redattore di Vinile e collaboratore di Prog.