Bruce Springsteen

Bruce Springsteen Born to Run


Mondadori Biografie

17/11/2016 di Maurizio Giannetta
Galeotto fu l’Halftime del Super Bowl - il concerto di metà partita - che si tiene ogni anno nella finale di Football Statunitense. Fu proprio nel Febbraio del 2009 infatti che Bruce Springsteen, entusiasmato da quel concerto epico tenuto con la E Street Band, inizia a scrivere questa straordinaria autobiografia a cui ha dedicato gli ultimi sette anni della sua vita. Il libro sin dalle prime pagine è un fiume in piena esaltato da un racconto acuto, disarmante e dannatamente sincero che ci fa conoscere uno Springsteen inedito, un autore unico che rivela la ragionevolezza di un uomo che ci racconta attraverso le proprie esperienze il suo reale vissuto senza censure. Una voce che accompagna la narrazione rende la lettura illuminante, ma dove c’è molta luce spesso le ombre sono fisse, nude e più nitide, e quindi per la prima volta nella storia ritroviamo l’icona del Rock contemporaneo che si mette a nudo attraverso i suoi tormenti interiori che spesso, anche in cima all’olimpo della musica universale, lo hanno messo in ginocchio nonostante paradossalmente avesse il mondo in un pugno. Un detonatore depressivo che, va detto, ha anche però ispirato tanti dei suoi capolavori, a cominciare proprio da Born to Run, il celebre album del 1975 da cui questo libro prende spunto. Diciotto capitoli che si legano inevitabilmente ai diciotto brani della raccolta Chapter And Vers che ha preceduto l’uscita dell’autobiografia, sintetizzano una colonna sonora di una purezza nostalgica.  

In realtà più che le memorie di una rockstar leggendaria, come qualcuno lo ha definito, io credo si tratti invece di un libro per insanabili spiriti liberi e inguaribili sognatori, per chiunque insomma voglia essere inebriato dalle acque balsamiche della storia di quel profondo e sacro Rock. Il diario di bordo di un viaggio interiore che affonda le radici nelle periferie del New Jersey dove la condizione di povertà di una famiglia italo-irlandese viene combattuta attraverso il suo irrefrenabile desiderio di diventare un musicista. La madre che gli compra la prima chitarra con i soldi di un intero stipendio e un padre ostile, a tratti ingombrante, la cui indole deviata segnerà in modo indelebile il resto della sua vita. La famiglia insomma, ma anche gli incontri, le delusioni e le tante porte in faccia, le prime bar band, i primi amori e poi la fama il successo, quello vero, planetario che spesso nella accezione del fardello pesante in spalla fa anche molti danni psicologici. La grande determinazione, il rigore fisico, lo stile di vita imposto sin da adolescente nel bandire gli eccessi che si alternano tra delitto e castigo, peccato e gloria, sesso e sacrestia, ambizione sfrenata e profonda umiltà. Una Vita insomma spesa a vocazione sacred and profane.

È un libro davvero sorprendente, a tratti avvincente intriso di profondità, ricco di dettagli, che per una rockstar leggendaria è qualcosa di veramente unico. Rivelazioni e notizie inedite dell’uomo prima che della star hanno fatto di questa confessione un modo per ricordare cosa c’è stato prima della sua affermazione mondiale, quasi un tentativo di scrollarsi di dosso quella fama di maestro ed eroe, quella aurea di santità, quella icona onnipotente da Boss che allo stesso Springteen sono state sempre strette. Certo non ci ha raccontato proprio tutto, per rispetto e discrezione di tante persone che hanno ruotato nel suo cosmo, ma tra i tanti aneddoti e capitoli, come in uno dei suoi concerti, il libro è lungo ed intenso e soddisfa certamente il lettore, l'appassionato e il fans al tempo stesso.  E, alla fine, ti lascia appagato, stravolto dalla sete di conoscenza, dalla fatica, dalle emozioni. In conclusione questo è il mattone che mancava in quel The Wall dove ognuno scoprirà qualcosa che non conosceva della vita di Bruce Frederick Joseph Springsteen

È superfluo scrivere altro recensendo questa autobiografia, e comunque poi il resto ve lo racconterà lui mentre leggerete il libro. Se bisogna per forza poi trovare una mancanza in questa fatica, questa la si evenice certamente nella traduzione che lascia molto a desiderare. Chi conosce Springsteen sa bene che la sua penna è di pancia - scrive come parla - quindi siamo al cospetto di una scrittura non certo letteraria e pertanto per apprezzare a peino l'opera si consiglia anche la lettura nella versione originale. Born to Run è già Best Seller quale libro più venduto in Usa, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Svezie e Italia. 

 

Born To Run - L'Autobiografia

Bruce Springsteen

Settembre 2016  Ed. Mondadori

Pagine 528 Grammi 771 Prezzo Euro 19,50