Bob Dylan The Nobel Lecture
Feltrinelli, 2017 Saggi | Letteratura Straniera | musica
20/02/2018 di Eliana Barlocco
Dylan cerca di spiegare da dove viene la letteratura insita nelle sue canzoni: quali sono stati i suoi maestri letterari e di che cosa sono fatte le sue creazioni. In primo luogo vi sono le letture scolastiche, che “ti davano un modo di guardare la vita, una comprensione della natura umana e un metro con il quale misurare le cose”. Secondo elemento importante è la vita stessa contro cui l’uomo combatte ogni giorno per sopravvivere. Sembra un paradosso: combattere per vivere. Infine cita i tre libri che lo hanno maggiormente influenzato. Tre opere in cui l’uomo si trova ad affrontare le innumerevoli sfide che il destino fatuo o le scelte scellerate dell’umanità gli pongono innanzi: la sfida alla natura (Moby Dick), la tragedia della guerra e la perdita dell’innocenza (Niente di nuovo al fronte), il viaggio nel difficile percorso della crescita interiore (Odissea).
Ma quale è il significato di una canzone? Tutto ciò che Dylan ha letto o sentito, tutte le esperienze vissute o incontrate, i profumi, le sensazioni, gli odori, ogni cosa confluisce nel processo di creazione (se ci si pensa è proprio questa la materia di cui son fatti i sogni). Il non capire tale processo toglie veramente qualcosa al modo di ognuno di recepire l’arte? “Se una canzone ti commuove, questo è tutto ciò che importa...” e ancora “io non so quale è il significato di una canzone...e di sicuro non mi preoccupo di quale sia il loro significato”. Più probabile che Dylan si preoccupi dell’effetto che una canzone può avere: se fa pensare o ridere o più semplicemente se lascia, estasiati, a bocca aperta.
E si ritorna al quesito fondamentale: le canzoni sono letteratura? La risposta migliore la fornisce ancora una volta Dylan. Dopo tanto riflettere sulla parola egli riporta l’attenzione all’altro elemento importante e portante di una canzone: la musica. Perché se è vero che le canzoni sono fatte della materia dei sogni, sono un estraniarsi rimanendo legati alla vita, sono una finestra da cui affacciarsi per osservare il mondo, esse sono soprattutto “vive nella terra dei vivi” e per essere tali hanno bisogno di esister nella loro interezza “ ... le canzoni non sono letteratura, sono fatte per essere cantate, non lette.”