
Blue Bottazzi Long Playing – Una storia del Rock – Lato B
Edizioni Tip.Le.Co Saggi | Musica
05/04/2017 di Corrado Ori Tanzi
Blue Bottazzi, emiliano di confine, musicalmente anglofilo da quando imparò a camminare (decisamente più versante States), abitante della via Emilia, motociclista nel sangue con la Triumph Bonneville (la moto di Steve McQueen) a capeggiare i suoi sogni da rider.
Long Playing – Una storia del Rock – Lato B (per chi non è avvezzo al vinile, il lato B non è quello che ci manda in compressione gli ormoni, ma il lato opposto a quello A di un disco) parte dagli anni Settanta e arriva fino ai giorni nostri.
Il rock è diventato già adulto ormai, dopo la rivoluzione lisergica della decade precedente, anzi c’è già chi ne suona il de profundis. Di certo questa musica si sta evolvendo tra il dolore di lasciare a terra esanimi alcuni suoi grandi eroi e la necessità di sperimentare nuove strade più prettamente sonore. Il libro procede come un archivio enciclopedico mettendo in luce grandezze e miserie di un microuniverso (ma neanche tanto micro) che continua a segnare una terra promessa, anche se si sta già preparando per diventare un Walhalla.
Si parte con Marc Bolan e si finisce con Mary Gauthier. Una musica del Novecento, verrebbe da dire. Una delle colonne sonore (anche se l’autore la considera la colonna sonora) del secolo passato che ha percorso l’intero circuito, verrebbe da dire. Possiamo goderci le playlist di tanti compositori/esecutori che hanno infiammato i sogni di milioni e milioni di giovani (e, con lo scorrere dei giorni, anche di chi giovane giovane non lo era/è più).
Ripercorriamo le strade che ci hanno condotto a David Bowie, Lou Reed, Bonnie Raitt, Patti Smith, Blasters, Dave Matthews Band, Black Crowes, tanto per citare dei nomi scelti a caso. In compagnia della consueta penna di Bottazzi, essenziale (perché il tipo di progetto lo impone), ma non appiattita nel didascalismo. C’è molto calore anche in queste righe, pari al sangue nelle canzoni che dichiarò al pubblico trovarsi in un determinato suo disco un certo compositore che aiutò questa musica a farsi arte e uscire da se stessa.
C’è una vita immaginata, rincorsa e difesa dentro queste pagine. Anzi, per lo meno due. Quella di chi queste pagine le ha scritte e quella di chi le leggerà. Perché gli eroi invecchieranno anche. Ma in un tempo parallelo, che non smettiamo mai di cercare, c’è sempre l’occasione di ritrovarli. Con la pelle liscia, la voce piena, i capelli folti e dal pieno colore. E noi accanto a loro. Play it again, Blue.
Blue Bottazzi, Long Playing – Una storia del Rock – Lato B, Edizioni Tip.Le.Co, 350 pagg., 20 euro.
Corrado Ori Tanzi
https://8thofmay.wordpress.com