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Autori Vari Carlo Ferrario, Un comasco irregolare a cura di Fabio Cani e Gerardo Monizza
NodoLibri, Collana In prima persona, 208 pagine, euro 14,00 Saggi | Biografie
16/11/2020 di Laura Bianchi
Così, quando, alla fine del 2019, giunse la notizia della scomparsa di Carlo Ferrario, la piccola città di Como si strinse in un unanime cordoglio, sorprendentemente bipartisan, e molti scoprirono il valore di un intellettuale poliedrico, curioso, attento, ciritico e lucidissimo, presente nella vita culturale comasca per oltre mezzo secolo; l'unico lariano allora vivente a essere citato nella mitica Garzantina dedicata alla musica.
La prolifica attività di Ferrario, che si potrebbe definire un poligrafo di grande levatura, con una predilezione per la scrittura musicale e teatrale e per la critica artistica, spazia in molti campi, e la sua produzione letteraria è tutta da scoprire, per lasciarsi sorprendere dalla sempre fresca attualità di molte sue riflessioni. A raccogliere la più parte di esse ha pensato, nei decenni, la validissima casa editrice locale NodoLibri, che ora pubblica anche, in perfetta coerenza, un ritratto a venti voci di Ferrario, intitolato appunto Carlo Ferrario. Un comasco irregolare.
Dopo un sintetico, ma esaustivo profilo biografico dell'artista, seguito da una galleria fotografica che da sola vale l'acquisto, venti comaschi impegnati in campi diversi proiettano la propria immagine di Ferrario: sono venti istantanee, ognuna delle quali coglie un aspetto diverso della sua personalità, definendolo chi cinico arguto (Federico Roncoroni), chi poliedrico (Lorenzo Morandotti), chi maestro (Mario Bianchi), chi impegnato su più fronti (Gisella Belgeri), chi amico (Mario Botta), testimoniando così un'esistenza ricca e pienamente vissuta.
Conclude l'opera un complesso lavoro filologico, ricostruito da Fabio Cani, di sistemazione e recupero delle opere, musicali e non, lasciate da Ferrario in eredità a una piccola città, che, se ha saputo godere della sua compagnia e delle sue iniziative da vivo, dovrà raccoglierne il testimone, d'ora in poi. Un ottimo inizio potrebbe essere proprio avvicinarsi a quanto Ferrario ha scritto: per un saggio della sua abilità di scrittore, consigliamo Alfabeto comasco, sempre edito da NodoLibri nel 1989, ma che sembra scritto ieri.