Andrea Vitali

Andrea Vitali Bello, elegante e con la fede al dito


Garzanti, 2017 Narrativa Italiana | Romanzo

17/11/2017 di Corrado Ori Tanzi
Adalberto Casteggi, oculista in Milano, scopre che la riva orientale del Lago di Como nasconde un vero e proprio paradiso ambientale. Un paesaggio incantato al punto da convincerlo a prendere in affitto un appartamento da quelle parti ed esercitare per un paio di volte alla settimana all’ospedale di Bellano.

La sua vita lagunare tuttavia presto non si limita agli occhi dei pazienti. O meglio, si dedica con sempre più piacere a quelli di una sua paziente, Rosa Pescegalli, titolare di una piccola profumeria. Una donna di trentasei anni che fa girare gli uomini, dopo una gioventù passata a perdere la testa per un calciatore del Lecco, più vicino a una divinità che a un essere umano quanto a bellezza.

Del medico s’invaghisce anche un’altra paziente, Zigrina Locitri, che di quell’adone pallonaro (presto caduto in disgrazia) è diventata la moglie. A sua insaputa quindi il lago e le sue bellezze si arricchiscono di scorci e insenature non proprio forieri di poesia amorosa. È il passato che torna. Coi suoi “non detti” che tornano a galla a sciogliere l’antica promessa dell’oblio.

Siamo in pieno anni Sessanta. Un decennio che non può essere tranquillo neanche tra i nascondigli di un lago e delle sue montagne. E non è tranquillo Bello, elegante e con la fede al dito, il nuovo romanzo di Andrea Vitali, medico anch’egli, benedetto dalla scrittura. O meglio, di calma, quiete e serenità le pagine ne sono intrise, anche di un certa flemma a dirla tutta. Ma se all’impasto ci mettessimo un po’ di sentimentalismo zuccherato avremmo Liala. Se invece si lascia libera l’esistenza di presentarsi coi suoi sgraditi ospiti ecco che ci si trova davanti Vitali. Che, come scrive di lui il più pop tra i critici letterari, Antonio D’Orrico “non si vota. Si acclama”.

La peculiarità dello scrittore è la leggerezza con cui predispone il lettore. Una leggerezza del tutto illusoria. Perché le sue storie non nascono nella testa dell’autore. Lì dentro vengono partoriti il vestito e la sceneggiatura. È la vita quotidiana, dannatamente ordinaria del suo spicchio di mondo preferito e natale (appunto Bellano e dintorni) che le mette in scena sulle strade e sui treni, negli ambulatori e negli studi dei professionisti, nei negozi e negli alberghi a essere madre di tutte le sue possibili letterature. Vitali ne è il riflesso. E i suoi libri l’ulteriore specchio.

Andrea Vitali, Bello, elegante e con la fede al dito, Garzanti, 288 pagg., 18,60 euro.

Corrado Ori Tanzihttps://8thofmay.wordpress.com


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