Andrea G. Pinketts Lazzaro, vieni fuori
Feltrinelli, 1997, € 7,23
di
Andrea Balestri
Lazzaro Sant’Andrea è un giovane strampalato che in solitudine, approfittando di alcuni giorni di festa invernali, se ne va col pullman in Trentino, dove ha passato in precedenza numerose vacanze. E già all’inizio di questa storia Lazzaro fa la conoscenza con due personaggi stravaganti e singolari: un nano e un’intrigante diciannovenne, Dea. Questi soggetti, insieme al bizzarro universo umano e non con cui Lazzaro si rapporterà col passare dei giorni, formeranno il giallo che in un classico crescendo di indizi e scoperte porterà alla soluzione del caso.Arrivato al paese di Bellamonte Lazzaro per una serie di coincidenze, chissà poi quanto casuali, si troverà al centro di un mistero di periferia che vede il suo fulcro nella scomparsa di alcuni bambini che abitano quei luoghi di montagna all’apparenza tanto puri. Così il nostro ragazzo quasi comune si trasformerà nell’investigatore alquanto stralunato ma altrettanto acuto ed efficace che ritroveremo poi in altre opere di Pinketts, ed e proprio grazie a lui che verrà portata a galla la verità su quelle scomparse. Al termine della storia Lazzaro tornerà nella città da cui era partito, Milano, dove lo aspetta un lavoro sicuro che, con ragionevole probabilità, lo consegnerà a quella normalità da cui fino ad allora era riuscito a sfuggire. Ma si sa che non sempre le cose vanno dove sembrano andare…
Pur trattandosi di un libro che affonda le proprie radici nel genere giallo il tratteggio dei personaggi e le situazioni create sono cariche di una aura goffamente ironica che riese però a non smorzare eccessivamente la tensione insita nel mistero che si dipana. Lazzaro è un personaggio che mirabilmente sa essere nel contempo semplice e complicato, spiritoso e serio, virtuoso e mascalzone, vizioso e irreprensibile, in un unicum in cui le antitesi sfumano i propri contorni. Pinketts ha la capacità di riuscire ad usare luoghi comuni e facili battute in un contesto tale per cui la banalità si tiene sempre a debita distanza offrendoci una lettura seriamente dilettevole.