Andrea Cerasi

Andrea Cerasi Achtung! Berlino, gli Hansa e la musica che ha cambiato il mondo


Arcana Edizioni, 2025, 200 pagine, 16,50 euro Musica | Società | Storia

16/02/2025 di Arianna Marsico

Hansa Studios. Con l’eccezione degli Abbey Road Studios, non sono tantissimi gli studi di registrazione in grado di evocare un mondo con il loro nome.

Ma gli Hansa a Berlino Ovest, emersi dalle macerie a pochi passi dal Muro, tanto che i soldati che lo presidiano hanno modo di vedere quello che vi succede, sì. E questa tensione, oltre all’ottimo livello delle apparecchiature e all’acustica, li rende magici. “Berlino ha la strana capacità di farti scrivere unicamente cose importanti” e Achtung! Berlino, gli Hansa e la musica che ha cambiato il mondo di Andrea Cerasi spiega perché.

In questi studi sono passati, solo per citare qualche nome, David Bowie, Iggy Pop, Nick Cave, Depeche Mode e U2. Artisti che in una “città allo sbaraglio, affogata nell’eroina”, si perdono e si ritrovano, finendo per trovare una propria dimensione. La vera protagonista del libro è Berlino, con quel Muro che la divide, perché senza di lei gli Hansa Studios probabilmente non sarebbero gli stessi; infatti il loro periodo d’oro è fino al 1991, complici l’energia e l’ottimismo che pervadono la città dopo il 1989.

Cerasi ricostruisce con dovizia di particolari la genesi di capolavori come Low, The Idiot, Music for the Masses, From Her to Eternity, Achtung Baby. Sotto Il cielo sopra Berlino, che Wim Wenders renderà immortale, David Bowie ritrova se stesso, Nick Cave è a un passo dal perdersi per sempre, gli U2 si allontanano per riavvicinarsi e i Depeche Mode muovono i primi passi.

La musica occidentale all’epoca ha un potenziale eversivo agli occhi della DDR, e sarà proprio il primo piccone usato per creare crepe nel blocco sovietico. Nel 1987 il Concert for Berlin raduna artisti come Bowie e i Genesis, proprio vicino al Muro. E così tanti cittadini della parte Est si accalcheranno per ascoltare musica e respirare libertà, a costo di affrontare i manganelli della polizia. Il Duca Bianco non sa nulla di ciò che sta succedendo dall’altra parte della barricata, e commosso grida “Salutiamo tutti i nostri amici che sono dall’altra parte del Muro!”.

È bellissimo leggere di un tempo in cui la musica aveva realmente il potere di cambiare il corso della storia, toccare con mano che non era una fiaba ma è successo tutto davvero. E di questo bisogna ringraziare Cerasi, davvero.

Andrea Cerasi Redattore e copywriter, scrive per varie testate giornalistiche e agenzie pubblicitarie. Ha pubblicato il racconto fantasy La nascita del male: Sogni immortali, i romanzi Tintura d’odio, Notte liquida e Con un gelido abbraccio. È autore della biografia Il fuoco indimenticabile: 40 anni di U2, edito da Arcana.