Andrea Camilleri La rete di protezione
Sellerio, 2017 Narrativa Italiana | Romanzo
20/06/2017 di Corrado Ori Tanzi
O meglio, di una fiction di produzione svedese che sta occupando la piccola cittadina siciliana e la vicina Marinella. Si racconta una storia ambientata negli anni Cinquanta ispirata ai filmini degli stessi abitanti recuperati in soffitte e solai. L’ambiente è tornato quindi indietro di oltre mezzo secolo e sarà per la rarità della circostanza, sarà per le bellezze nordiche scese a esercito in Sicilia, sta di fatto che il popolo non vuol sentire ragione: si seguono le riprese come se si fosse a teatro.
La mascherata irrita e non poco il commissario Montalbano, sempre in cerca di luoghi solitari, soprattutto quando è l’appetito a comandare. Allora, se non è il commissario ad andare dove si cela un mistero che interessa il codice penale, è il mistero ad andare dal commissario. Un ingegnere lo contatta perché, tra i filmini realizzati da buonanima suo papà propriodurante gli anni Cinquanta, ce ne sono sei che non lo persuadono. Sei riprese dello stesso muro alla stessa ora per sei anni. Cosa mai vorranno dire?
Montalbano è quasi felice di dover risolvere il busillis e allontanarsi dalla cagnara farlocca in cui sembrano caduti i suoi concittadini. Anzi, trova anche il tempo per raggiungere a Genova la sua fidanzata Livia e passare una settimana con lei. Un attacco nella classe della scuola media frequentata da Salvuzzo, figlio dell’ispettore Augello, con conseguente sparatoria lo riporta però quasi immediatamente a Vigàta. Ora sono due i fatti da affrontare.
La rete di protezione è il primo romanzo non scritto ma direttamente dettato da Andrea Camilleri, causa la vista che progressivamente sta abbandonando il più che novantenne scrittore. Una storia quindi orale che la sua fedele Valentina ha avuto la pazienza e la solerzia di raccogliere, permettere di raggiungere la pagina e di arrivare a noi.
Un autentico romanzo sul riparo contro il pericolo, l’intreccio di mosse e contromosse che l’essere umano è in grado di tessere per difendere la persona che più ama, anche a costo di arrivare davanti al Giudice Supremo con un peccato in più da scontare. Una delle storie più intime di Camilleri, in cui il commissario testa la solitudine del conforto e la necessità crudele e amara dell’anonimato quando la protezione vale più di ogni altra azione. Montalbano assaggia quanto nobile possa farsi l’essere piccolo e quello adulto. Pur nell’imperfezione. Perché, in un mondo che si concede a una farsa del melodramma, l’intenzione vale cento volte il gesto compiuto. E se il gesto segue l’intenzione, quale il motivo per cui la verità dovrebbe rimanere il faro primo per un uomo di legge? Meditiamo lettori, meditiamo.
Andrea Camilleri – La rete di protezione, Sellerio, 304 pagg., 14 euro
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