Alessandro Angeli

Alessandro Angeli Transmission - Vita, Morte e Visioni di Ian Curtis, Joy Division


Stampa Alternativa, 2014 Musica

14/12/2015 di Eliana Barlocco
Questo romanzo è la storia di un essere umano che ha capito, ha capito che il mondo degli uomini è governato dalla paura e ha cercato con tutti i suoi mezzi di scoprire se anche Dio provasse questo stesso sentimento, se anche Dio avesse paura”. Così Alessandro Angeli, nell’introduzione al suo romanzo Transmission - Vita, Morte e Visioni di Ian Curtis, Joy Division, definisce e in un certo senso circoscrive la direttrice del suo lavoro.

Ian Curtis voce e leader dei Joy Division sceglie di lasciarci il 18 maggio 1980. A soli 24 anni, in una fase artistica in piena ascesa, viene sopraffatto dal male di vivere e pone fine alla sua sofferenza fisica (soffriva di epilessia fotosensibile) e spirituale.

Il libro tratteggia l’alba e l’eclissi dell’uomo in forma di racconto romanzato. I dodici capitoli che compongono l’opera si snodano attorno ai versi di canzoni in cui i protagonisti sono la musica, la vita e la paura.

Ed è proprio su questo stato emotivo di repulsione e di apprensione che è costruito tutto il romanzo. Paura di se stesso, paura degli altri, paura delle proprie visioni, paura della malattia e “proprio dalla presa di coscienza umana di non poter combattere il male assoluto nasce in Curtis lurgenza di mostrarcelo così com’è”. La paura e il male ci appaiono crudi, essenziali, vividi a tal punto da palparne quasi la consistenza. La sofferenza vista attraverso una lente che indaga leggendo, tra i versi e le parole, l’animo e le scelte di Ian. Il tutto con una scrittura asciutta, priva di fronzoli. Capitoli brevi, un fraseggio essenziale e i pochi aggettivi danno alla scrittura un ritmo incalzante.

Non si tratta di un’autobiografia, non è un libro didattico che percorre e descrive paragrafo dopo paragrafo le vicende artistiche della band. E’ una storia, è il racconto dell’interpretazione della vita, del passaggio di un corpo sulla superficie liscia del mondo. E questo scivolare, per quanto breve, ha provocato increspature tali da lasciare ai posteri, a distanza di ormai trentacinque anni, argomenti di riflessione, musica da ascolto e riascolto, liriche da lettura.

 

E solo abitudine,

è quello che ci viene mostrato

Stiamo vivendo secondo le vostre regole,

questo è quello che sappiamo

Ho cercato di avvicinarmi a voi

Oh, come ho cercato di avvicinarmi a voi

e la distanza spaziale e temporale dal mondo è stata in parte colmata.