Aldus Huxley Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo
A. Mondadori
di Pelo
Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d'evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica, meno perfetta e più libera".(Nicola Berdiaeff) I mali immaginati da Huxley nel mondo nuovo sono delle vere profezie per i nostri giorni. Innanzitutto egli accusa la falsità della democrazia, capendo come questa sarà usata come una sorta di maschera ad un regime totalitario. Sotto la falsa veste di una bella democrazia le genti sono controllate e manipolate e quel che è peggio non se ne accorgono neanche.
Il peggiore nemico è quello che non si vede. La grande intuizione di Huxley sta nel capire che è molto meglio controllare la gente con i piaceri piuttosto che con le punizioni. Chi protesterebbe contro una società che ti da un mare di piaceri? Il popolo può essere continuamente distratto da piaceri futili e superficiali, in modo da pensare il meno possibile alle cose veramente importanti. La vita deve essere ridotta ad un continuo circolo di piaceri. Il tempo libero è un grande nemico perché può portare la gente alla riflessione. Così ci devono essere divertimenti a ogni ora dove tutti si recano e sono felici. Dalla palla centrifuga al golf oppure una serata al cinema odoroso. Persino il sesso viene strumentalizzato e ridotto ad un semplice passatempo da fare con chiunque.
I ricordi del passato possono portare a tirare dei conti e il pensiero al futuro può portare a delle speranze: la cosa migliore è vivere di solo presente. E se proprio la gente dovesse avere dei dubbi o dei problemi c'è sempre il soma (una sorta di droga legale studiata per sfuggire i pochi momenti di coscienza propria), un grammo di soma è sufficiente per risolvere fino a 10 problemi. E il giorno dopo è tutto dimenticato.
Le conseguenze di questa nuova società sono quanto mai chiare nel RITORNO AL MONDO NUOVO
..Noi vediamo dunque che la tecnologia moderna ha portato alla concentrazione del potere economico e politico, e alla formazione di una società controllata dalla Grande impresa e dal Gran governo. Ma le società sono composte di individui e sono buone solo nella misura in cui aiutano gli individui a realizzare le proprie possibilità, e a condurre una vita felice e creativa. Ebbene i progressi tecnologici di questi ultimi anni in che senso hanno agito sull'individuo? Ecco la risposta del filosofo e psichiatra dottor Erich Fromm:
"La nostra società occidentale contemporanea, nonostante il progresso materiale, intellettuale e politico, è sempre meno capace di condurre alla sanità mentale, e tende a minare invece la sicurezza interiore, la felicità, la ragione, la capacità d'amore nell'individuo; tende a trasformarlo in un automa che paga il suo insuccesso di uomo con una sempre più grave infermità mentale, con la disperazione che si cela sotto la frenetica corsa al lavoro e al cosiddetto piacere."
...Le vittime veramente disperate dell'infermità mentale si trovano proprio fra gli individui che paiono normalissimi. Molti di essi sono normali solo perché la loro voce di uomini è stata messa al silenzio in età così giovane che essi nemmeno lottano, né soffrono, nè hanno i sintomi del nevrotico. Non sono normali, diciamo così, nel senso assoluto della parola; sono normali solamente in rapporto a una società profondamente anormale. Il loro perfetto adattamento a quella società anormale è la misura della loro infermità mentale. ...Il loro conformismo dà luogo a qualcosa che somiglia all' uniformità. Ma uniformità e libertà sono incompatibili. Uniformità e salute mentale sono anch'esse incompatibili.L'uomo non è fatto per essere automa, e se lo diventa, va distrutta la base della sanità mentale.
In queste righe scritte più di mezzo secolo fa si può trovare la risposta a molte delle tragedie che in questi ultimi anni stanno sempre più sconvolgendo la nostra società.
Altroché un gruppo di albanesi assassini.