Aldo Nove

Aldo Nove Franco Battiato


Sperling & Kupfer, 2020, pp. 256, 17,90 euro Saggi | Musica

10/02/2021 di Eliana Barlocco
Alla fine della lettura di Franco Battiato, il libro di Aldo Novedue pensieri si sono intrufolati nella mia testa. Il primo: la sofferenza e l’ardore verso oggetti, persone, forme d’arte si sviluppano seguendo lo stesso percorso, come se noi fossimo un treno posto su due binari che condividono la medesima infinita direzione, ma che giammai convergono. Un unico termine li accomuna: passione, che è la base su cui fondare la propria crescita personale. Un sentimento che deve spaziare nei vari aspetti del quotidiano, poiché, senza quella passione, la noia e l'abbandonarsi supinamente agli effluvi del vivere non ci renderebbero affatto degli esseri viventi. La seconda riflessione: personalmente penso che scrivere biografie sia uno degli esercizi più faticosi e complicati. Da un lato occorre un lavoro meticoloso e rigoroso di ricerca, dall'altro poi, nel momento di assemblare il materiale raccolto, si deve evitare di cadere nella mera elencazione di fatti, per non colmare di noia chi legge e, in questo saggio, tutto ciò non avviene.

L’argomento del libro mi sembra si possa evincere agilmente dal titolo. Per riprendere la metafora iniziale, due sono i binari della narrazione: uno è occupato da Battiato, l’altro da Nove. La carrozza che scivola lungo il percorso è la musica di Battiato, dagli esordi fino agli anni più recenti. Vengono analizzati lavori e compagni di viaggio. Questa carrozza corre anche lungo la vita di Aldo Nove, da quando, a sette anni, scopre il suo maestro: “I suoni erano inauditi, ma facevano parte di me. Rarefazioni che avevo pur vissuto, anche se mai trovate espresse nel panorama musicale che mi circondava. Come un viaggio in abissi che contenevo. In un altro spazio. In un altro tempo.” Il racconto procede a mo' di duetto tra la vita dell’uno e dell’altro; continua è la scoperta del mondo del compositore e della sua filosofia; l’ansia di conoscere diventa curiosità nell’esplorare nuove emozioni ascoltando i variegati universi musicali; irrompe infine il tormento di entrambi.

Dalle pagine emerge quella passione cui accennavo all’inizio. Vi è l’amore e la sofferenza, quando ci si accorge che forse si è giunti alla fine o che la fine è solo l’inizio di un altro viaggio che si ripete, continuamente, nell’infinito ascolto di quella musica (qualunque essa sia) che ci ha catturati bambini. 


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