Aa.vv. / Carbonio Editore

Aa.vv. / Carbonio Editore Determinismo e libero arbitrio Nuove visioni dalla fisica, dalla filosofia e dalla teologia


Carbonio Editore, 2022, Collana Zolle, Traduzione Fabio Scardigli, Pagine 136, 7,50 euro Saggi | Scienze

24/11/2022 di Laura Bianchi
L'intersezione fra i saperi, l'umanesimo delle due culture, il dialogo fra filosofia e scienza, sono campi di studio che sembrano avulsi dalla nostra vita quotidiana, lontani dai problemi del cosiddetto uomo comune. Invece, poiché l'uomo vive in una comunità, non è solo comune, ma è in comune, e condivide coi propri simili un'esistenza che ha un inizio, una fine, e, in mezzo, si muove fra costanti bivi, assume continuamente decisioni, anche se a volte sembra che voglia abbandonarsi al destino, ciecamente, senza prendere posizione. Invece, come scriveva Dante, liberi soggiaciamo all'unica legge a cui siamo legati: poter scegliere, che sia di affidarsi a un Dio, quale che sia, o a complessi calcoli probabilistici, o ancora, al nulla caotico del caso. E questo avviene senza che ce ne rendiamo conto, senza che qualche filosofo, teologo, fisico ci possa consigliare per il meglio.

Importante è dunque fermarci per qualche ora, e prendere in mano il volume che coraggiosamente Carbonio Editore ha pubblicato, dal titolo eloquente e impegnativo: Determinismo e libero arbitrio - Nuove visioni dalla fisica, dalla filosofia e dalla teologia. Sono pagine importanti, frutto di un convegno organizzato dal fisico Fabio Scardigli - sua la traduzione, oltre che l'introduzione al volume -, tenutosi presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo di Milano il 13 maggio 2017, che ha visto protagonisti il fisico teorico Gerard 't Hooft, il filosofo Emanuele Severino e il teologo Piero Coda. E mai come in questo caso urge ascoltare la voce di chi ha speso e spende un'intera esistenza a ricercare e a prendere posizione riguardo a una delle tematiche più complesse e sempre attuali, che divide e anima la società dal momento in cui l'uomo, guardando dentro di sé, si è riconosciuto essere pensante e decidente.

Secondo Coda, tutte le prospettive per l’interpretazione della realtà hanno uno specifico ambito di esercizio e dicono qualcosa di prezioso circa la questione della necessità e/o della libertà come chiavi di interpretazione dell'essere (p.96): una posizione quasi rivoluzionaria, se si pensa che Coda è Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale, che in tempi passati ha bollato come eretica ogni posizione che andasse contro quella canonica. Quindi, ecco lo spazio ideale per un confronto proficuo, che, se - ovviamente - non ha la pretesa di fornire una soluzione definitiva a un problema che accompagna l'umanità da millenni, tuttavia ha il pregio unico di donare al lettore una molteplicità di approcci, fra i quali scegliere quello a lui più congeniale.

Se Severino critica la dominazione tecno-scientifica del mondo (p. 62), proponendo il tema del non - nichilismo, Gerard ’t Hoof sintetizza quella proposta di interpretazione deterministica della meccanica quantistica che gli ha provocato critiche e plausi, proprio per il tentativo di coniugare fisica e filosofia, invitandoci, in modo provocatorio e creativo, a immaginare di essere Dio e di fare emergere una "teoria del tutto" (pp. 34 segg.). 

A tale proposito, illuminante è la sintesi - introduzione di Scardigli, che in 14 brevi paragrafi conduce il lettore attraverso i punti fondanti del pensiero dei tre studiosi, con il proposito esplicito di spingere il lettore verso altre letture, in questo e in altri volumi (p. 26): a coronare ciascuno dei quattro interventi, infatti, è una ricca bibliografia, che costituisce di per sé un importante viatico per chiunque volesse approfondire ulteriormente con maggiore conspevolezza un tema che ci tocca, tutti, senza distinzione.