Woody Allen Amore e guerra
1975 » RECENSIONE | Comico | RE-VISIONE
Con Woody Allen, Diane Keaton, Jessica Harper
24/09/2020 di Claudio Mariani
E questo è, Amore e guerra, nonostante l’ambientazione poco affascinante e un poco forzata (siamo nella Russia degli zar, e il film è nato come una parodia sulla letteratura russa, con tanto di colonna sonora di Prokof’ev), questo è un film veramente spassoso, pieno di gag, sia fisiche che verbali, così da richiamare i primissimi film che quelli successivi. I discorsi filosofici in soffitta tra Sonja-Keaton (qua al suo secondo film alleniano) e il protagonista Boris sono irresistibili, come altre trovate al limite della slapstick comedy, e dei veri e propri sconfinamenti nella stand up comedy con ben tre assoli-monologhi di Allen, direttamente verso la telecamera -indimenticabile quello finale-. E proprio per i riferimenti filosofici, per i ragionamenti sulla morte e i dilemmi etici che ci troviamo di fronte a una sorta di “umorismo filosofico” (Socrate, Spinoza, San Tommaso).
Lo stesso regista si diverte anche con le citazioni senza vergogna, basta vedere una delle scene finali, sovrapponibile a Persona di Bergman, il finale con Boris accompagnato dalla morte stessa, e i personaggi tipici di Eizenstejn. E’ un film in buona parte anche surreale, come lo sono stati i precedenti, tutti pretesti per fare ridere senza la necessità di fare spremere il cervello dello spettatore. Il trittico aringhe-lettere-pezzo di terra sono gli esempi più catartici.
Da notare la breve partecipazione dell’affascinante Jessica Harper, che poi avremmo rivisto in Stardust Memories e Suspiria di Argento.
Insomma, un film che doveva uscire fuori così, volutamente comico, quasi all’eccesso, ma senza particolari pretese, tanto da essere apprezzato anche dallo stesso autore, il che non è capitato frequentemente. Talmente ben calibrato che non perde nulla se visto ora. Comunque, nella testa del regista, c’erano già due strade battute da lì a qualche anno: quella della commedia sofisticata e quella drammatica, e allora sarebbe cambiato tutto.