Steve Box, Nick Park

Animazione

Steve Box, Nick Park WALLACE & GROMIT - LA MALEDIZIONE DEL CONIGLIO MANNARO


2005 » RECENSIONE | Animazione
Con Peter Sallis, Ralph Fiennes, Helena Bonham Carter, Peter Kay, John Thomson (voci)

di Claudio Mariani
Sembra passato tanto di quel tempo da quando per vedere le avventure di Wallace & Gromit bisognava andare a Londra e prendere una delle vendutissime cassette e tentare di capire il seppur semplice inglese parlato nei loro cortometraggi. Effettivamente si trattava della prima metà degli anni Novanta e, se i due eroi in palstilina in patria erano già un culto, qui da noi erano per lo più sconosciuti. Qualche anno dopo i due fecero il loro esordio sul grande schermo, riuniti in una pellicola di cortometraggi, di cui facevano parte due delle tre avventure esistenti e premiate con due premi oscar. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, l’unico fatto rilevante in casa Nick Park e Steve Box fu quel “Galline in fuga”, primo straordinario lungometraggio della premiata ditta. Nel frattempo la voglia di rivedere le avventure dello scienziato geniale e del suo cane cresceva, e l’unico lenitivo era quello di riammirare il loro primo viaggio sulla luna, le avventure con “i pantaloni sbagliati” e le adorabili pecorelle di “una tosatura perfetta”, comodamente adagiati su una morbida poltrona. E finalmente è arrivato il momento del primo film di Wallace & Gromit, in una stagione che può essere ricordata, nel campo dell’animazione, come quella dei due attesissimi ritorni (assieme alla chicca della “Sposa Cadavere” di Tim Burton) dell’animazione stop-and-motion. Questa volta il cane e il suo padrone se la devono vedere con il loro nuovo lavoro, quello della cattura di conigli che minacciano l’annuale Fiera dell’Ortaggio Gigante, lavoro che svolgono perfettamente grazie ad un macchinario inventato da loro. La comunità è poi scossa dall’apparizione di un coniglio mannaro che sconvolge il paese. Da qui inizia la “caccia” al mostro. Si ride, ci si diverte come e più di prima; a differenza delle “puntate” precedenti la presenza degli “umani” è molto più nutrita, mentre le scene più divertenti sono quelle legate ai fantastici coniglietti e ai vari personaggi di contorno. E’ un lungometraggio che non fa una piega, perfetto per i grandi e per i piccini, è avventura, divertimento, citazioni cinematografiche, una delle conferme dell’anno, poiché di sorpresa naturalmente non si può parlare. L’unico rammarico è che sarà difficile, visto la meticolosa e indispensabile lunga lavorazione per i film in plastilina, attendere tanti anni per rivedere le nuove avventure di questi fantastici personaggi. Li aspetteremo, lunga vita a Wallace e Gromit e…al Coniglio Mannaro!