Al suo debutto nella regia cinematografica Shainee Gabel (il suo primo lavoro, un documentario, è stato candidato all'Oscar) ci stupisce e commuove con la storia di tre vite alla deriva capaci di riscattarsi percorrendo gli insoliti sentieri segnati dagli incontri che legano i destini di anime in lotta per la sopravvivenza. A love song for Bobby Long è, a suo modo, un "documentario" sul male e fatica di vivere capace com'è di indagare silenziosamente, di osservare - a volte pudicamente altre sfacciatamente - il privato di personaggi che dalle pagine del libro di Ronald Everett Capps rivivono con la stessa forza, intensità e spessore sul grande schermo. Purslane (la lanciatissima Scarlett Johansson) è un adolescente triste e sola che decide di ritornare nella città della sua infanzia - un quartiere dimenticato di New Orleans, affascinante e fondamentale coprotagonista della pellicola - dopo aver appreso della morte di sua madre. Ma anziché abbandonata come l'aveva immaginata, la casa in cui aveva vissuto da piccola è abitata da due uomini che da anni conducono una vita fuori dalle regole: Bobby Long (il ritrovato John Travolta dopo le sue ultime deludenti prestazioni cinematografiche), ex professore di letteratura alcolizzato, e Lawson Pines (Gabriel Macht, ne sentiremo molto parlare in futuro!), suo allievo/biografo che hanno messo radici nella casa e non hanno alcuna intenzione di andarsene. Curiosa e stimolante convivenza che diventa il fulcro di un racconto di crescita dove non esistono più differenze tra stagioni di vita spese nella rigenerante forza di un destino sempre in fieri. Attori in stato di grazia (capaci di comunicare la fragilità di esistenze in bilico), una sceneggiatura "farcita" di letteratura, poesia e realismo di vita che ci piacerebbe sfogliare come le pagine di un libro da tenere sul comodino e la regia di Gabel emotivamente partecipe, ma mai oltremisura, fanno di A love song for Bobby Long l'emozionante diario di bordo del lento viaggio verso il futuro di un'umanità dolente e coraggiosa nel vivere sino in fondo quel meraviglioso cammino che è la scoperta quotidiana della gioia di vivere.